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Cannabis light, controlli serrati ma nessuna chiusura

La circolare del Viminale del 9 maggio rivede le regole per l'apertura di nuovi Canapa Shop e la commercializzazione dei prodotti. Non sono previste, però, le chiusure annunciate da Salvini

Controlli serrati ma nessuna chiusura degli shop. La guerra ai negozi che vendono cannabis light annunciata dal vicepremier Matteo Salvini si ridimensiona dopo la circolare del Viminale, emanata nella serata di giovedì 9 maggio, che prevede sì restrizioni sull'apertura di nuovi Canapa Shop e sulla commercializzazione dei prodotti, ma senza alcuna chiusura delle attività come sbandierato dal leader della Lega. A meno che queste non operino nell'illegalità, situazione per cui saranno presi provvedimenti come d'altronde già previsto dalla legge. 

Canapa, un settore che crea imprese e occupazione

Di nuovo, dunque, molto meno di quanto potesse sembrare dopo le prime roboanti dichiarazioni che avevano fatto litigare il governo. E anche per tutti gestori dei Canapa Shop come Lorenzo Dominici, titolare del Made in Canapa di via Nardini Despotti Mospignotti, intervistato da LivornoToday sul tema della cannabis light, la situazione si fa sempre meno preoccupante. Un settore, quello della canapa, che tra l'altro in Italia sta creando imprese e occupazione, soprattutto tra i più giovani, con il business che potrebbe essere molto più ampio, come raccontato nei servizi di Today e AgrifoodToday. Dove si spiega, tra le molte cose, come i canapa shop non vendano droga e siano ben lontani da essere quei centri di spaccio ai quali sono stati più volte associati. Purché, sia chiaro, si continui a operare nella legalità.

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