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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Donne livornesi: da Nada a Edda Fagni, otto storie da raccontare

Nella giornata dedicata alla donna, LivornoToday celebra le eccellenze della città che hanno saputo distinguersi nell'arte, nella politica, nelle scienze

Otto donne straordinarie, appartenenti ad epoche diverse. Otto storie sorprendenti accomunate dalla forza magnetica dei sogni, della passione e del talento. Otto donne diverse ma unite da un legame indissolubile creato dal mare e dal libeccio che soffia a Livorno. Otto, come il giorno del mese di marzo che le celebra insieme a tutte le altre donne del mondo. Ecco perché ne abbiamo scelte otto, pescando tra scienziate, attiviste, militanti, artiste che hanno reso orgogliosi i livornesi di essere loro concittadini.

Le scienziate

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LISA BARSOTTI - Tra le stelle presenti nella walk of fame di Hollywood il suo nome non c'è, ma avrebbe tutto il diritto di starci. Perché un premio Oscar Lisa Barsotti, livornese classe 1978 nata a Collesalvetti, l'ha vinto eccome, ma non quello sottoforma di statuetta d'oro ambito da chiunque lavori nel mondo del cinema, bensì un riconoscimento ben più prestigioso: l'Oscar della Scienza. Ai tappeti rossi Lisa ha infatti preferito lo studio delle onde gravitazionali dell'universo e, proprio per questo, il 4 novembre del 2018 è stata premiata al Centro Nasa di Mountain View.
Cresciuta respirando salmastro, dopo la tesi e il dottorato in fisica conseguiti all'università di Pisa, Lisa ha scelta di emigrare negli Stati Uniti, dove risiede da 13 anni e dove attualmente lavora al Massachussetts Institute of Technology. I suoi maestri sono Stephen Hawking,  Adalberto Giazotto (padre di Virgo) e Rainer Weiss (ideatore di Ligo). "Ricordatevi questa ragazza, perché quando uscirà da qui diventerà tra le più grandi scienziate al mondo", disse di lei Miria Gambis, la professoressa di Matematica e Fisica che stravedeva per la sua allieva del liceo Enriques. E, a conti fatti, la prof ci aveva visto giusto.

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CATERINA FALLENI - Giovane designer livornese - non ha neanche 30 anni -, Caterina Falleni vive e lavora a San Francisco. Dopo la laurea in Design del prodotto e della comunicazione a Firenze, vince una borsa di studio che la porta fino al Centro di Ricerche della Nasa, prima studiosa italiana a ottenere un risultato del genere. Molto più che una designer, dunque: innovativa e produttrice seriale di idee,  Caterina sogna in grande e non ha certo paura di guardarsi indietro per costruire il futuro. Tra le sue invezioni più geniali, infatti, c'è Her, una bicicletta interamente in legno, prodotta dalla indonesiana Woodencycle ,corredata da gadget supertecnolgici come il portacellulare che al bisogno trasforma lo smartphone in fanale, la sciarpa che si gonfia come un airbag in caso di incidente e la ruota intelligente che inserisce la pedalata assistita. E poi Freijis, ovvero un frigorifero che funziona senza corrente, nato da un'idea che le è venuta in Africa osservando delle strutture realizzate in fango e terracotta e che utilizzano il processo di evaporative cooling, lo stesso che permette alla temperatura corporea di abbassarsi durante la sudorazione. Nel 2015, insieme a tredici compagne di viaggio provenienti da tutto il mondo, ha attraversato in barca a vela l'Oceano Atlantico per il progetto di ricerca Exxpedition, durante il quale sono state studiate le plastiche galleggianti in mezzo all'Oceano.

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