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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Aamps, i conti non tornano. Salvetti: "Il concordato pagato da Comune e cittadini. Mancano 5 miloni di utile"

Il commento del sindaco al bilancio del primo semestre: "I creditori stiano tranquilli, saranno pagati. Ma non ci sono i soldi previsti, serve un nuovo piano industriale"

Dopo la chiusura del bilancio del primo semestre di Aamps mancherebbero all'appello, euro più euro meno, qualcosa come 4,6 milioni di euro. Ovvero, dei 5 milioni di utili previsti dalla precedente amministrazione Nogarin, nelle casse dell'azienda allora gestita dagli amministratori Castelnuovo e Petrone rimaranno meno di 400mila euro. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa convocata per commentare la semestrale dell'azienda che gestisce i rifiuti, è il sindaco Luca Salvetti assieme agli assessori Viola Ferroni (Bilancio), Gianfranco Simoncini (Lavoro) e Giovanna Cepparello (Ambiente) e all'amministratore unico di Aamps, Raphael Rossi.

Salvetti: "I creditori stiano tranquilli, ma serve un nuovo piano industriale"

"Il concordato lo hanno pagato il comune e i cittadini livornesi - attacca subito Salvetti -. Ma voglio dire che noi, indipendentemente dal quadro trovato, abbiamo l'obiettivo di creare un nuovo piano industriale che non gravi sui cittadini più di quello che è già e, contemporaneamente, riorganizzare il servizio per migliorarlo. Non è facile, ma contiamo di farlo". "Ci veniva presentata una situazioni di un concordato che aveva risolto tutto - spiega ancora il sindaco - e per la parte dei creditori è effettivamente così, anzi ci sono possibilità di chiuderlo prima del tempo. Altro aspetto è invece il quadro che riguarda il piano industriale dell'azienda, i budget che erano stati individuati e i riscontri reali che ci siamo trovati a valutare".

"Basiti davanti a questa semestrale, mancano gli utili previsti" 

"Davanti a questa semestrale siamo rimasti basiti e per capire meglio è necessario ripercorrere meglio alcuni passaggi fondamentali. Il dirigente Parlanti - ricostruisce Salvetti - in data 10 ottobre 2018 scrive ai colleghi del Comune, al segretario e all'allora assessora al bilancio Valentina Montanelli, che si è accorto che il ribaltamento dei crediti Tia previsto sulla tariffa per 4milioni e 170mila euro non serve a generare liquidità per finanziare il piano di concordato, ma per mantenere gli equilibri economici della società. A quella mail non ci fu nessuna risposta". "Un mese dopo - continua il sindaco - , lo stesso Parlanti protocolla un documento nel quale denuncia lo scostamento tra il reddito lordo previsto dal budget 2019 di Aamps ed il piano di concordato. Reddito lordo da piano di concordato pari a 6milioni e 410mila euro e reddito lordo da budget 2019 pari a 300mila euro. Dunque, non ci saranno i 5 milioni di utile previsti per il 2019, piuttosto un budget di 378mila euro che ci disegna un quadro dell'azienda totalmente diverso da quello che ci era stato prospettato.

"Tutto questo incide sulla tariffa, sugli investimenti e sui servizi - conclude Salvetti -. Ma ci tengo a dire che ciò non crea problematiche per il percorso del concordato e per i creditori, perché il flusso di cassa c'è e ci sono i soldi che vanno a copertura dei crediti nel percorso previsto. Uno dei progetti che ha determinato la cancellazione di questi utili è il porta a porta perché erano stati stimati, o meglio sottostimati dei costi che sono stati estremamente più alti".

Rossi: "Il primo semestre è stato chiuso con un attivo di 66 mila euro"

"Il primo semestre del 2019 è importante - dice Raphael Rossi, amministratore unico di Aamps - perché c'è stata l'estensione del pap in tutta la città.  Questo semestre chiude con un attivo di 66mila euro, un valore che ci permette di stimare un valore di utile del 2019 ad alcune centinaia di migliaia di euro. I progetti di efficientamento della società non sono stati tutti realizzati, tra questi il più importante è quello del trattamento dell'organico. Era stata prevista, di concerto con Asa, la realizzazione in un impianto di estrusione dell'organico per produrre un materiale che potesse essere digerito negli impianti, ma di questo progetto non c'è traccia e portiamo il nostro organico in Lombardia pagando cifre importanti. Il pap costa circa un milione e 200mila euro in più di quanto fosse stato stimato: il tutto è dovuto ad un numero di operatori e mezzi diverso da quello che è stato attivato. L'azienda ha coinvolto personale che si occupavano di altri settori". 

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