Caso Aamps, Articolo Uno: "Azzerare i vertici dell'azienda"

Garufo (Pd): "Fugare ogni dubbio sull'eventuale ritorsione dell'azienda" 

Questa invece la posizione del Pd espressa dal segretario Rocco Garufo:

"Due lavoratori sospesi e a rischio di licenziamento senza una contestazione basata su fatti precisi e circostanziati, ma solo sulla segnalazione di furto da parte di un'impresa privata che, tra le altre cose, pare non abbia sporto neanche una regolare denuncia alle autorità competenti. Una situazione che in maniera evidente mostra il fondo cupo e melmoso nel quale sono state condotte le relazioni di lavoro dentro l'azienda. Preoccupa assai la compressione autoritaria dei diritti del lavoro posta in essere da chi ha diretto Aamps in questi anni; da chi, in sostanza, ha scaricato i costi del concordato sulla pelle dei lavoratori".

"Ma in questo caso ciò che appare davvero molto più preoccupante è la totale assenza di ogni certezza del diritto; di ogni possibilità da parte dei lavoratori di potersi difendere all'interno di un quadro di regole certe con l'appoggio delle proprie organizzazioni sindacali". "Chiediamo che sia fatta piena luce su tale condotta aziendale e che sia fugato ogni dubbio sul fatto che tale azione non sia il frutto di una ritorsione contro un attivista sindacale. Chiediamo che siano revocati i provvedimenti di sospensione dei due lavoratori finché non sarà fatta chiarezza su quanto accaduto".

"Fino a quel momento - conclude Garufo - noi staremo dalla parte dei due lavoratori e della tutela dei loro diritti, in una battaglia che non vale solo per due persone, ma che ha un valore generale. Perché se recede il campo dei diritti in un'azienda di proprietà di un Comune, un ente che deve garantire imparzialità e rispetto delle regole, possiamo immaginare cosa può accadere in altre realtà, dove l'assenza dei sindacati e regole poco certe, rendono le tutele dei lavoratori molto deboli".