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Cronaca

Affare Modigliani: in un libro inchiesta gli scandali legati al pittore più venduto e falsificato al mondo

Dalla morte sospetta di Jeanne agli Archivi Legali spariti dall'Italia e ritrovati in vendita negli Stati Uniti, tutti gli intrighi legati alla figura di Modigliani nel libro di Mondini e Loiodice

Una sala piena e un pubblico curioso e appassionato ha accolto ieri, venerdì 18 ottobre nella biblioteca dei Bottini dell'Olio, la giornalista del tg1 Dania Mondini e il criminologo Claudio Loiodice e il loro "Affare Modigliani". Un libro che è una lunga e dettagliata inchiesta, un atto di denuncia di tutto il malaffare che, da cento anni, ruota intorno alla figura di Amedeo Modigliani. Il pittore italiano più amato e comprato al mondo, il figlio più illustre della città dei Quattro Mori, intorno a cui si muove un giro d'affari di oltre 10 miliardi di euro che, da decenni, coinvolge critici, politici, fondazioni e, soprattutto falsari. Un giro d'affari che, però, sottolineano gli autori non ha portato alcun benefit agli eredi di Modigliani ma ha arricchito solamente la criminalità organizzata.

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"Il catalogo più accreditato certifica l'esistenza di 337 opere autentiche firmate da Amedeo Modigliani - raccontano gli autori - al mondo però ce ne sono almeno 1200". Vuol dire che solo un terzo dei Modigliani in circolazione è autentico, il resto fa parte di un giro di affari sporchi di proporzioni inestimabili. Nel libro-inchiesta, scritto con i toni e il ritmo di un romanzo di spionaggio, ci sono dettagli scottanti e rivelazioni inedite. "Le prime copie le abbiamo consegnate direttamente alle Procure della Repubblica delle città di competenza - continua Claudio Loiodice - perché alcuni documenti potrebbero cambiare le carte in tavola nell'affare Modigliani". Il libro è diviso in otto capitoli, altrettante scene del crimine che hanno portato gli autori da Livorno a Roma, a Genova a Palermo ma anche a Parigi, Londra e Ginevra.

Gli archivi legali: un patrimonio di valore inestimabile

Sui controversi e introvabili Archivi Legali di Modigliani si poggia tutto il complesso sistema di illegalità che ruota intorno alla figura di Amedeo che, morto giovane e improvvisamente, non ha lasciato una firma autentica. E da anni gli Archivi sono al centro di intrighi internazionali. "Sono spariti dal patrimonio del Paese  - dichiara Mondini - ma noi li abbiamo ritrovati in vendita negli Stati Uniti. Adesso sono nuovamente in Europa e noi li abbiamo visti in esclusiva a Ginevra nel forziere di Ives Bouvier". All'interno di una cassa di legno c'è tutto quel che resta di Amedeo, dai disegni alla lettere autografe, fino all'unica bambola che ha regalato alla piccola Jeanne e a una tavolozza che, se fosse riconosciuta come autentica, permetterebbe di sciogliere importanti nodi riguardo alle opere del Maestro. Archivi che, nonostante negli anni siano stati violati e saccheggiati, contengono un materiale importante che racconta non solo il pittore Modigliani ma anche l'uomo Amedeo.

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Da Ginevra, però, l'archivio dovrebbe intraprendere un ultimo viaggio verso Livorno. Ne è convinto Claudio Loiodice che fa un appello all'amministrazione comunale affinché faccia almeno un tentativo di recupero. "E' necessario contattare l'avvocatura civile e capire se esistono margini di fattibilità - è intervenuto l'assessore alla cultura Simone Lenzi - ma portare gli Archivi Legali a Livorno vorrebbe dire avere nella sua città natale qualcosa di eterno, che rimane". Intanto il 24 gennaio, nel giorno del centenario della morte di Modigliani, verrà organizzato nel contesto della mostra "Modigliani - L'avventura di Montparnasse" un convegno internazionale sulle origini e la formazione livornese del grande artista. "Perché il fatto che sia nato e cresciuto qui - prosegue Lenzi - non è certo casuale, ma è parte integrante della personalità di Modigliani".

La morte di Jeanne Modigliani: un evento ancora avvolto nel mistero

Un altro tassello che ancora manca al complesso puzzle dell'affare Modigliani è legato alla misteriosa morte di Jeanne. Nel luglio del 1984, a poche ore dalla sua partenza per Livorno, in cui si stava preparando un'importante mostra e dove erano appena state ritrovate nei Fossi delle teste scolpite destinate a provocare un terremoto nel mondo dell'arte, la figlia di Amedeo viene trovata morta nel suo appartamento alla periferia di Parigi, in seguito a una caduta accidentale. Perché proprio in quel momento? "Il mondo intero se l'è chiesto - raccontano ancora Mondini e Loiodice - e ce lo siamo chiesto anche noi. Abbiamo lavorato smontando alibi pezzo per pezzo, commissionando perizie calligrafiche e, seguendo la scia di denaro, abbiamo individuato i moventi di quello che sembra, a tutti gli effetti, un omicidio". Il resto del racconto è tra le pagine del libro.

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