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Cronaca

Erba alta, riprese le potature dopo lo stop per Coronavirus. Viviani: "Verde fondamentale per la nostra città"

Il punto dell'assessore comunale: "Non c'è stata incuria, si è trattato di una serie di coincidenze. Per l'estate speriamo di avere un vincitore del bando quadriennale da 6 milioni di euro"

La manutenzione del verde pubblico è stata al centro di una riunione online organizzata oggi, lunedì 11 maggio, in Comune alla quale hanno presenziato l'assessore Silvia Viviani, il sindaco Luca Salvetti e alcuni dirigenti e tecnici degli uffici preposti. Il vertice è stato indetto a seguito anche delle numerose segnalazioni giunte da praticamente tutti i quartieri di Livorno, dove i cittadini lamentavano la presenza di erba molto alta. Una situazione conseguente al fatto che "le operazioni di sfalcio, come sottolineato in una nota da palazzo civico, avevano subito un rallentamento visto che erano una delle attività non ammesse dal Dpcm del 10 marzo e sono riprese solo dal 16 aprile". 

Verde pubblico, erba alta in varie zone della città

L'ufficio che si occupa del verde urbano del Comune di Livorno è dunque al lavoro per garantire che tappeti erbosi, aiuole, arbusti e alberi non crescano più del dovuto. "A febbraio avevamo fatto un bando apposito per la cura del verde, ma è stato fermato dal Coronavirus - sottolinea Viviani -. Ci auguriamo che per l'estate ci sia un vincitore: il verde è un'infrastruttura fondamentale di questa città". 

Silvia Viviani (2)(1)-2Assessore Viviani, come mai l'erba è così alta in alcune zone della città?
"Non c'è stata incuria da parte nostra, ma il tutto è dovuto a una serie di coincidenze. Il Coronavirus ha fatto sì che certi tipi di attività come il taglio dell'erba non fossero consentite e inoltre in questo periodo dell'anno a causa dell'alternanza tra piogge e giornate di sole la crescita è più rapida". 

C'è la possibilità di rivedere il calendario delle potature e accorciare i tempi? 
"Per come è fatta la città, per grandezza, diffusione e caratteristiche del verde, noi garantiamo lo sfalcio al massimo ogni 30 giorni. Dalla prossima settimana spero di poter far scendere più persone in campo e garantire questa operazione massimo ogni due settimane". 

Il Comune quindi come si è mosso in questo periodo? 
"Fino al 15 aprile siamo stati costretti a stare fermi, ma il giorno dopo, una volta avuto il via libera, siamo ripartiti con la manutenzione del verde. A tutto questo c'è da aggiungere che è scaduto l'appalto che avevamo con la ditta che doveva garantire il servizio, ma abbiamo superato questo intoppo con affidamenti diretti a delle aziende cittadine".  

Al momento quindi non c'è una ditta che abbia in appalto la cura del verde pubblico?
"Il 25 febbraio avevamo fatto una gara, ma tutto è stato fermato dal Coronavirus. L'idea, per la prima volta, è un appalto di quattro anni del valore di circa sei milioni di euro complessivi, che comprenda la cura di vegetazione, alberi, arbusti, giardini, parchi e tutto ciò che riguarda il verde urbano. Spero che per quest'estate ci sia già la ditta vincitrice perché considero il verde un'infrastruttura fondamentale per la città, la salute, l'estetica e la vita sociale". 

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