Assunzioni in Aamps, la Cgil: "La lotta non è ancora finita, ci sono ancora 17 lavoratori precari da stabilizzare"

"La lotta per la stabilizzazione non è ancora finita, ci sono altri 17 lavoratori precari di Aamps che a nostro avviso devono essere assunti". A dichiararlo è Emiliano Sartorio, della segreteria Fp-Cgil provinciale di Livorno. Parole che arrivano a pochi giorni di distanza dall'operazione di internalizzazione dei lavoratori di Avr, con quasi 90 persone che sono state stabilizzate all'interno di Aamps per quanto riguarda il servizio di spazzamento delle strade della città di Livorno. "La Fp-Cgil - aggiunge Sartorio - non li abbandonerà per un solo istante e non si fermerà fino al raggiungimento dell’obiettivo".

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Sartorio, oltre a ribadire che il procedimento di internalizzazione non sarebbe ancora concluso, puntualizza anche in merito alla posizione tenuta dal sindacato nel percorso che ha condotto all'operazione definita alcuni giorni fa. "Siamo felici di leggere che finalmente anche sindacati non firmatari dell’accordo si accodino nel mostrare solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici come fatto fin dal primo giorno dalla Fp-Cgil. Siamo invece meno contenti - prosegue - che, in così palese differita, si cavalchi l’onda della stanchezza dei lavoratori e si ripercorra la strada ormai già spianata da chi lavora incessantemente e silenziosamente da tempo per garantire ai lavoratori dei sacrosanti diritti, appropriandosi di falsi meriti".

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Sartorio (Fp Cgil Livorno): "Dal 2014 ad oggi ci siamo sempre adoperati per essere al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di Avr"

Un atteggiamento che, secondo il segretario di Fp Cgil provincia di Livorno, si era già verificato nel momento in cui erano state fatte le varie stabilizzazioni. "Pertanto - aggiunge - ci preme ricordare che dal 2014 ad oggi, ogni giorno, la Fp-Cgil si è adoperata per essere al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di Avr chiedendo alle stazioni appaltanti l’internalizzazione del servizio di spazzamento. Non ricordiamo però durante questi 9 anni la presenza in piazza di altre organizzazioni sindacali non firmatarie al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro famiglie. Tantomeno quando rivendicavamo sotto al Comune che il processo di internalizzazione fosse messo in moto attraverso un bando di selezione pubblica".

Modalità che Sartorio definisce "ormai consolidate",  "con le quali i sindacati di base  - sottolinea - si appropriano dei successi di chi invece si adopera seriamente, non ci stupiremmo se un giorno non molto lontano si facessero vanto anche di altre conquiste". "A questo punto, non certo per timore ma per onestà intellettuale, ci farebbe piacere capire quale siano le loro posizioni in merito, per poter essere smentiti, un domani, dalla loro coerenza indipendentemente dai risultati ottenuti. Invitiamo ancora una volta i sindacati di base ad unirsi alla lotta. Abbiamo dimostrato con i fatti - conclude - che non contrastiamo affatto la loro presenza al tavolo aziendale. Viste le loro uscite pubbliche, ci viene tuttavia da pensare che per loro sarebbe forse scomodo restare a trattare a quel tavolo. Saremmo invece lieti di ammettere di esserci sbagliati e di accorgerci che il loro fare sindacato non sia soltanto strumentale".