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Cronaca

Trasporto pubblico extraurbano, la Provincia: "Mezzi e corse per studenti sono inadeguati e pericolosi, AT rispetti gli accordi"

La presidente Sandra Scarpellini dopo l'incontro con i sindaci del territorio: "Le criticità erano prevedibili dopo i tagli, al gestore chiediamo di mantenere inalterato il contratto e alla Regione un nuovo incontro per risolvere le problematiche"

Che l'entrata in vigore della nuova Rete extraurbana T2 del trasporto pubblico locale potesse comportare diverse problematiche, lo si sapeva già da prima dell'8 gennaio, giorno in cui effettivamente ha preso il via la cosiddetta rivoluzione autobus in provincia di Livorno e in buona parte della Toscana. E per far fronte ai tagli di corse e risorse messi in atto dal gestore unico Autolinee Toscane, la Provincia aveva messo in campo le proprie disponibilità e il proprio impegno proprio per attenuare le criticità. Quelle che, nell'incontro di oggi lunedì 22 gennaio con tutti i comuni del territorio, sono nuovamente emerse a Palazzo a Granducale dove eerano presenti la presidente Sandra Scarpellini, con i tecnici del servizio Pianificazione Tpl della Provincia e dell'Osservatorio trasporti provinciale, e amministratori e tecnici dei comuni afferenti al bacino del trasporto extraurbano provinciale, che comprende anche alcuni comuni della provincia di Pisa, per i collegamenti della Bassa Val di Cecina.

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"Come ampiamente previsto - ha sottolineato - l'entrata in vigore della Rete extraurbana T2 sta creando diversi problemi, perché si sono resi evidenti i tagli alle linee che avevamo evidenziato alla Regione e per i quali avevamo sollecitato massima attenzione. Anche nel trasporto scolastico in alcuni casi sono stati disattesi gli accordi del contratto, come anche molti Comuni hanno segnalato, sia per le alcune corse saltate o con orari che non garantiscono le coincidenze con altre linee, sia per l'utilizzo anche di mezzi del trasporto urbano, inadeguati e pericolosi per le tratte extraurbane, soprattutto quando si costringono i ragazzi a viaggiare in piedi, con maggior rischio di incidenti".

"Tenuto conto delle esigenze rappresentate - ha proseguito Scarpellini -, la Provincia si muoverà su alcune linee principali: per prima cosa ribadiremo la necessità di mantenere inalterato il trasporto scolastico, così come avevamo concordato con Autolinee Toscane, e di superare le criticità che si sono verificate a causa di un'informazione parziale o errata su utenza e orari. L'Amministrazione Provinciale sarà poi il collettore di tutte le segnalazioni raccolte dai Comuni, in modo da favorire anche le opportune interazioni con il trasporto urbano dei comuni maggiori, e a questo fine l'ente promuoverà specifici incontri con le amministrazioni di Livorno, Rosignano, Cecina, Piombino e Portoferraio".

"Infine - ha concluso la presidente della Provincia - solleciteremo un ulteriore confronto con la Regione su queste problematiche, ed in particolare sul diritto al servizio di trasporto pubblico per chi abita nelle zone periferiche. La polarizzazione di servizi essenziali - scuole, ospedali ma anche servizi bancari e postali, progressivamente scomparsi dai piccoli centri - richiede adeguati collegamenti di trasporto dalle zone interne verso i poli situati nei comuni maggiori, attivando, se necessario, anche forme di trasporto innovative e più flessibili, che consentano maggiori economicità di gestione".

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