rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Camera di commercio: a Livorno sale il turismo ma diminuisce il lavoro

L'ente ha tracciato un bilancio dell'economia della città nel periodo 2008-2018: in aumento anche il settore terziario

Nel 2019, il Centro studi e servizi della Camera di commercio ha prodotto infatti il rapporto "A 10 anni dalla grande crisi" che traccia un bilancio dell'economia di Livorno e Grosseto dal 2008 al 2018. Lo studio è stato presentato nella mattina del 18 luglio alla presenza di: Enrico Pizzi (giornalista e moderatore) Riccardo Breda (presidente Camera di commercio), Giuseppe Tripoli (segretario generale di Unioncamere nazionale) e Stefano Ciuoffo (assessore alle Attività produttive della Toscana). I dati disegnano una dinamica preoccupante che incide sulla possibilità di recuperare valore aggiunto rispetto a quello ante crisi, con nodi dolenti nell'occupazione (in fondo all'articolo è possibile trovare il rapporto completo). 

Male il valore aggiunto per abitante

Nel periodo esaminato il valore aggiunto per abitante è stato inferiore sia alla media regionale sia nazionale. In dieci anni a Livorno è cresciuto del 6,9% se calcolato a prezzi correnti ma, se si fa riferimento a prezzi base 2010 la diminuzione è del 2,7%. Una discreta fetta di valore aggiunto, soprattutto per la provincia di Livorno, deriva dagli scambi internazionali di merci e servizi. In dieci anni il commercio con l'estero livornese ha vissuto andamenti diversi. Per le importazioni si può parlare di una certa tendenza alla crescita, osservabile in due fasi distinte: dal 2010 al 2013 la prima e dal 2016 ad oggi la seconda. Quest'ultima, decisamente più robusta, è culminata nel 2018 col maggior controvalore registrato nel decennio in esame, oltre 6 miliardi di euro. Le esportazioni risultano sostanzialmente costanti, con valori che non si discostano mai dai due miliardi di euro con un picco nel 2012. 

turisti (17)-2

Cresce il turismo

Caposaldo per l'economia locale è il turismo, con le province che erano e restano i territori a maggiore vocazione turistica in Toscana. Ad esempio la presenza media, dove le 5,8 notti calcolate nel 2018 per la provincia di Livorno e le 4,8 per quella di Grosseto sono ampiamente superiori alle 3,3 che i turisti trascorrono in media in Toscana.
Il turismo che contraddistingue Livorno e Grosseto è in prevalenza balneare e nell'ultimo biennio questa tipologia turistica non ha avuto, almeno a livello nazionale, gli stessi tassi di crescita che hanno contraddistinto la montagna, le città/centri d'arte, ma anche le aree collinari.

protesta lavoratori Pascoli-Villa Serena-3

Diminuisce il lavoro

Il volume effettivo del lavoro non è d'altro canto tornato ai livelli pre-crisi poiché, a causa del processo di cambiamento che ha interessato il mondo del lavoro, tra gli occupati aumentano le fila di quelli a orario ridotto soprattutto “involontario”. É quello che emerge dall'analisi dell'andamento storico delle unità di lavoro dipendenti equivalenti a tempo pieno: queste ultime sono attualmente ancora inferiori al dato del 2008. Il divario tra occupati e unità di lavoro sembra accentuarsi con il passare degli anni, seppur tra alti e bassi e con alcune peculiarità territoriali. In tutto ciò, il ricorso alla cassa integrazione ha contribuito in maniera non marginale, soprattutto nei primi anni della crisi.

Le principali conseguenze della crisi si sono ovviamente riverberate sul tessuto imprenditoriale, riducendo il numero delle cellule economiche presenti sul territorio. Dal punto di vista meramente numerico, gli impatti della crisi sulla consistenza del tessuto imprenditoriale si sono manifestati dal 2011: la provincia di Grosseto ha accusato una perdita più ampia, mentre Livorno, pur seguendo la stessa tendenza, ha mantenuto almeno intatto il patrimonio imprenditoriale preesistente. A fine 2018 il numero indice (base 2008=100) relativo alla Camera di Commercio Maremma e Tirreno (99,9) è in linea con quello nazionale (100) e di poco superiore a quello regionale (99,3): tutte e tre le serie si trovano dunque sulla soglia dei 100 punti base, ossia ferme ai valori del 2008. Nello specifico la provincia di Livorno chiude il 2018 con un indice pari a 101,7 punti mentre quella di Grosseto è ancora attardata (98,3).

Hotel Palazzo-5

Aumenta il settore terziario

Guidato dai servizi di alloggio e ristorazione, solo il terziario (commercio più servizi) ha incrementato le sue fila, raggiungendo i 105,2 punti a Grosseto ed i 104,4 a Livorno, fatto 100 il 2009. Gli altri settori hanno subito perdite più o meno gravi: la più evidente è quella delle costruzioni (Grosseto 84,9 e Livorno 91,6), senza dimenticare il calo dell'industria in Maremma (92,2 punti) e quello dell'agricoltura nel livornese (91,9 punti).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera di commercio: a Livorno sale il turismo ma diminuisce il lavoro

LivornoToday è in caricamento