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Cronaca

Classi 'pollaio' al Niccolini Palli, protesta degli studenti al Provveditorato: "Situazione insostenibile"

L'appuntamento è per martedì 26 alle 14.30, come spiegato dai rappresentanti dei ragazzi tre classi dell'istituto sono obbligate a svolgere alcune ore di lezione in più di 30: "Servono soluzioni per evitare questi casi di sovraffollamento"

Un presidio sotto la sede del Provveditorato agli studi di Livorno, in via Galilei, per protestare contro le classi 'pollaio' del liceo Niccolini Palli. A organizzarlo per oggi martedì 26 alle 14.30 sono i rappresentanti dei ragazzi dello stesso istituto che, da settimane, lottano contro il sovraffollamento a cui devono far fronte tre classi dell'istituto,"obbligate - scrivorno - a svolgere alcune ore di lezione in più di 30: si tratta della 2Ecos, della 1ASum e della 1BSum". "Conosciamo già quali elementi abbiano portato al verificarsi di questa situazione - sottolineano -. Ci troviamo di fronte ad una serie di coresponsabilità, che partono dalle normative contraddittorie del Ministero, che vietano la formazione di gruppi classe da più di 30 alunni e al tempo stesso la rendono inevitabile; e ricadono a livello locale sul Provveditorato che avrebbe potuto, e può ancora adesso, trovare soluzioni, per evitare che il nostro ed altri istituti livornesi debbano fronteggiare l'attuale condizione di sovraffollamento".

Per gli studenti del Niccolini Palli appare evidente "la necessità di effettuare una redistribuzione degli iscritti, consultare le seconde scelte poste al momento dell'iscrizione e reindirizzare gli studenti e le studentesse verso istituti e indirizzi che possano accoglierlə. È necessario fare uno strappo alla regola e concedere al nostro istituto l'organico dei docenti necessario per formare la seconda sezione delle 2Ecos e la terza sezione delle 1Sum. Se è possibile scegliere quali norme non rispettare - concludono -, che la scelta venga basata su ciò che è giusto per gli studenti e le studentesse, e permetta loro di istruirsi in sicurezza e in modalità adeguate".

Il collettivo Scuola di Carta: "La protesta per gli spazi riguarda anche l'indirizzo musicale, che non dispone di uno spazio idoneo"

Al presidio organizzato per oggi ha dato il proprio supporto anche il collettivo studentesco Scuola di Carta, che ha fatto sapere di esser presente all'iniziativa "per ribadire le istanze di una protesta che abbiamo seguito attivamente e sviluppato assieme allə studentə di tutto il Niccolini Palli". Una situazione che anche a loro modo di vedere è diventata "insostenibile". "E siamo arrivati alla conclusione - hanno aggiunto - che protestare, sia l'unico modo per poter realmente apportare un cambiamento interno alla scuola". Il collettivo studentesco aggiunge anche un altro aspetto di non poco conto: "La protesta per gli spazi non riguarda solo l'indirizzo della classe interessata - sottolineano -, bensì tutto l'istituto: l'indirizzo musicale attualmente non dispone di uno spazio scolastico adibito allo svolgimento di musica d'insieme o di qualsiasi altro Aof che preveda un organico sostanzioso, manca la strumentazione, mancano i leggii e mancano persino le sedie adatte per poter suonare strumenti ad arco e la chitarra".

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