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Cronaca

Coronavirus, Italia zona protetta: spostamenti vietati, scuole chiuse fino al 3 aprile. Cosa cambia col nuovo decreto

Conte annuncia l'estensione delle misure restrittive adottate in Lombardia a tutto il Paese: bar e locali dovranno chiudere alle 18, stop alle manifestazioni sportive e alle cerimonie. Conte: "Non c'è più tempo. State a casa, è il solo modo per contenere il virus"

Stop a spostamenti se non in casi di estrema necessità (esigenze lavorative, sanitarie o di sussistenza), manifestazioni sportive annullate fino al 3 aprile, scuole chiuse fino allo stesso giorno, divieto di assembramenti in locali e all'aperto, sospese cerimonie e funzioni funebri. Sono solo alcune delle disposizioni del nuovo decreto che il premier Giuseppe Conte (foto Ansa) si appresta a firmare e che entrerà in gazzetta ufficiale già da stasera, lunedì 9 marzo, per essere effettivo dalla mattin del 10 marzo.

Tutta l'Italia di fatto diventa una zona rossa, così come già avvenuto per la Lombardia e per altre provincie italiane, anche se il presidente del Consiglio l'ha definita una zona "protetta": "Non c'è più tempo da perdere - le sue parole -. Questa è una decisione drastica, ma che va presa per il bene dei nostri cari. Le nostre abitudini vanno cambiate fin da subito: i contagi e le morti da Coronavirus sono in aumento, non possiamo permetterci di perdere altro tempo". 

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Coronavirus, gli effetti del nuovo decreto: spostamenti solo consentiti solo in tre occasioni

Il primo punto trattato da Conte riguarda gli spostamenti: questi potranno avvenire solamente in caso di lavoro, necessità o salute e comunque in presenza di un'autocertificazione. Al momento non sono previste limitazioni per quanto riguarda i trasporti pubblici che continueranno a essere consentiti specie per consentire alle persone di andare a lavorare. Conte ha riassunte questa decisione con una frase che ha ripetuto più volte: "Restate a casa". 

Prorogata la chiusura delle scuole fino al 3 aprile

In un primo momento, il governo aveva decretato la sospensione delle attività didattiche e la chiusura delle scuole fino al 15 marzo. Con il nuovo Dpcm invece gli istituti resteranno chiusi in tutta Italia fino al 3 aprile in attesa di nuove indicazioni.

Stop a tutte le manifestazioni sportive fino al 3 aprile

Dopo l'obbligo di far disputare tutte le partite di qualunque sport a porte chiuse, il Governo, come richiesto dal Coni che si è riunito nel pomeriggio del 9 marzo, ha vietato lo svolgimento di qualunque gara a tutti i livelli. "Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni e le gare, penso anche al campionato di calcio. I tifosi devono prenderne atto. Non consentiremo neppure che vengano usate le palestre" ha sottolineato il premier. 

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Divieto di assembramento all'aperto e nei locali

Nel weekend del 7 e 8 marzo, i lungomare di Cecina e Livorno, così come quelli di tante altre città sulla costa, sono stati presi d'assalto da tantissime persone che, non curandosi delle richieste di non uscire di casa, si sono godute una giornata di sole. Lo stesso è avvenuto all'Abetone e in molte località sciistiche del Paese. Per evitare il ripetersi di tutto questo, il Governo ha vietato l'assembramento di persone all'aperto e nei locali che, stando alla nuova disciplina, dovranno chiudere dalle 18 alle 6. 

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