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Cronaca

Coronavirus Livorno, l'inutile valzer dei bollettini che genera confusione sui nuovi casi positivi

Il numero dei contagiati varia di giorno in giorno nelle diverse informazioni rilasciate da Asl, Regione e sindaco e i cittadini non sanno più di chi fidarsi. Una comunicazione unitaria, invece, eviterebbe dannosi equivoci

Non ci siamo. Capiamo che il momento non sia facile per nessuno e ci dispiace dover scrivere queste poche righe ma, dopo due settimane di sforzi e tentativi per cercare di ottenere informazioni corrette da restituire ai cittadini, alziamo bandiera bianca e diciamo ai livornesi che le comunicazioni sui nuovi casi di contagi da Coronavirus non sono più attendibili. Non perché ci sia la mancata volontà da parte di chissà chi di comunicare, anzi semmai vale il contrario visto che fanno a gara anche i consiglieri regionali a dare numeri che sarebbe meglio fossero di sola competenza della sola azienda ospedaliera. E invece l'azienda sanitaria che fa? Raccoglie i dati fino alle 15, li invia alla Regione che, alle 16.30, ne comunica altri - diversi, tranne rarissimi casi dall'inizio dell'emergenza - al Ministero, prima di riaverli indietro ed emettere un bollettino il quale, però, spesso differisce dal successivo specifico dell'Asl inviato alle redazione giornalistiche e pubblicato online. 

Non solo: da un po' di giorni a fare chiarezza era stato il sindaco di Livorno, con un ormai consueto post Facebook serale, pronto a dare nuovi aggiornamenti con altri numeri ancora o a confutare quelli rilasciati dall'Asl. Come ieri, sbagliando però anche il sindaco non tanto sui numeri quanto sui casi di decesso, creando ulteriore confusione in un sistema già complesso di comunicazione. Quando invece sarebbe di una semplicità incredibile allinearsi: un solo bollettino al giorno, a qualsiasi orario lo si ritenga opportuno e diffuso dall'ente che più si ritenga accreditato a farlo. Si eviterebbe non tanto un triplo lavoro dei giornalisti, costretti a verificare non si sa più con chi anche le fonti istituzionali, ma soprattutto di generare inutili e dannose situazioni caotiche che altro non fanno se non alimentare irragionevoli dubbi. 

Per questo noi di LivornoToday siamo disponibili ad allinearci anche con tutte le testate giornalistiche per rispettare modalità e tempi di comunicazione, in modo tale da offrire un'informazione corretta ai cittadini. Che, altrimenti, non sapranno più se credere all'Asl, alla Regione, al sindaco o a chissà quale giornale, online o cartaceo che sia, "sempre pronto a sparare numeri a caso". Per una volta, però, è giusto che si sappia che a dare i numeri non siamo noi giornalisti.

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