Coronavirus, la polizia racconta il lavoro durante il Covid-19: "Diminuiti furti e borseggi. Noi sempre presenti sul territorio"
Il commissario capo, Claudio Cappelli, responsabile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico: "Chi esce di casa senza un motivo valido rischia di alimentare il contagio"
La routine quotidiana in questo periodo in cui tutto il mondo sta lottando contro il Coronavirus è cambiata anche per le forze dell'ordine che, giorno e notte, si dedicano al rispetto delle normative dei vari Dpcm emessi dal Governo. A spiegare com'è cambiata la giornata lavorativa degli operatori delle volanti del 113 è il commissario capo di polizia, Claudio Cappelli, responsabile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.
"Il nostro personale sta operando con grande impegno e determinazione per far rispettare le regole - le sue parole -. La polizia di stato, come le altre forze dell'ordine e i militari di 'strade sicure', sta attuando stringenti e capillari misure di controllo per far sì che non vengano violate le misure contenute nelle varie disposizioni normative. Giriamo con le nostre volanti e tramite il nostro sistema audio informiamo la cittadinanza di rimane a casa e di uscire solo per situazioni previste dal decreto. In questa fase la priorità assoluta è quella di cercare di prevenire il contrasto e la diffusione del Covid-19".
Coronavirus a Livorno, la polizia: "Diminuiti furti e borseggi, aumentate le liti domestiche"
Cappelli illustra anche come sono cambiate le tipologie dei reati commessi in città: "Grazie alla collaborazione della maggioranza dei cittadini che rispettano le norme e restano in casa, i furti in appartamento o i borseggi in strada sono diminuiti. Una situazione che è cambiata invece è quella relativa alle liti domestiche, dove c'è stato un innalzamento dei casi. Credo che questo sia dovuto presumibilmente dovuto alla permanenza forzata in casa".
"Chi esce di casa senza motivo rischia di alimentare il contagio"
Dalle persone sorprese a giocare a carte a quelle che prendono il sole. Qualcuno tenta ancora di aggirare il Dpcm: "Chi viola le misure vigenti - sottolinea il commissario capo - accetta il rischio di alimentare il contagio da cui può derivare anche la morte dei soggetti più fragili. La maggioranza dei livornesi ha ben compreso le regole da rispettare e si è adeguata alla possibilità di non poter uscire come e quando vuole. Rispettiamo tutti le regole e presto ne usciremo".
"Nonostante l'emergenza Coronavirus, facciamo sentire la nostra presenza sul territorio"
Cappelli, infine, elogia il lavoro svolto dagli agenti durante il Coronavirus: "Ogni giorno stiamo a contatto con le persone e non è facile operare. Nella sola giornata di mercoledì 25 aprile sul nostro territorio erano in servizio diciotto pattuglie. Questo è il nostro lavoro e lo portiamo avanti con impegno, determinazione e coraggio. Gli operatori stanno facendo turni anche superiori al loro orario di servizio perché ci tengono ad essere presenti e contribuire in questo momento particolare".