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Cronaca Porta a terra / Via degli Acquedotti

Sottopasso Terme del Corallo, 2 anni e mezzo di cantieri e 23 milioni per i lavori: l'iter per realizzare il progetto e abbattere il cavalcavia

Il piano complessivo per l'intervento nella zona è di 43 milioni, che però comprende anche opere accessorie in carico ad altri enti. L'assessora Giovanna Cepparello: "Un'opera importante, l'avvio dei lavori è ipotizzabile per i primi mesi del 2025"

Circa due anni e mezzo di cantieri, a partire probabilmente da inizio 2025. Per "un'opera importante", come sottolineato dall'assessora Giovanna Cepparello, destinata di fatto a cambiare la città e caratterizzata dall'abbattimento del cavalcavia della Stazione di fronte alle Terme del Corallo e dalla realizzazione dei circa 200 metri di sottopasso che collegheranno via degli Acquedotti all'area di Porta a Terra. Un maxi intervento che prevede per il solo abbattimento del cavalcavia e per la realizzazione del sottopasso un costo di poco più di 23,1 milioni di euro, e che nell'ambito della stima ipotizzata a seguito del progetto di fattibilità tecnico economica arriva a 43 milioni.

In questo caso però sono previste anche opere stradali accessorie non in carico al Comune o interventi i cui costi sono già compresi nell'ambito di altre operazioni destinate a riqualificare l'area della Stazione e di piazza Dante. Un restyling, dunque, che di certo non può prescindere dalla ferma volontà di recuperare e valorizzare il complesso delle Terme del Corallo, tale da renderlo una struttura museale ed espositiva di primo piano. E in questo contesto l'abbattimento del cavalcavia risulta prioritario. 

L'area dove verrà realizzato il sottopasso

Nel progetto realizzato dall'Rti composta da Itec, Burlando Architettura e dal geologo Giorgio Della Croce sono elencati i vari step dell'intervento. La prima fase (che avrà una durata stimata di 500 giorni) sarà quella caratterizzata dalla realizzazione delle opere di sottoattraversamento ferroviario, a questa seguirà la realizzazione della viabilità connessa con il sottopasso (con tre rotatorie) e la messa in esercizio della viabilità.

Dopo questi secondi 150 giorni di cantieri si procederà con la demolizione del cavalcavia, mentre gli step conclusivi sono quelli destinati alla sistemazione di tutta la viabilità accessoria. Dopo la progettazione in termini di fattibilità tecnico economica ci sarà il passaggio alla progettazione esecutiva, che di fatto rappresenta il prossimo step di questo intervento strategico per il rilancio di questa parte della città. E poi le risorse: "Si tratta di un intervento che siamo in grado di sostenere tramite varie forme in autonomia come bilancio comunale - spiega Cepparello -, anche se ovviamente non è affatto esclusa la possibilità di intercettare dei finanziamenti". 

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