Via del Limoncino | Livrea rimuove le auto dei frontisti, tensione con il comitato 'no discarica': "Gravissimo atto intimidatorio"
Tornano le tensioni ai piedi del Monte La Poggia tra i proprietari del sito di conferimento rifiuti e gli attivisti dopo la rimozione delle vetture lasciate lungo la strada: "Questo è un'appropriazione indebita". La situazione resta esplosiva
"Un atto intimidatorio gravissimo e prepotente". Che, aggiungiamo noi, riaccende le tensioni. Quelle mai sopite tra i gestori della discarica di Limoncino e i residenti e frontisti che si oppongono alle attività di Livrea, la società che appunto gestisce l'impianto di Monte La Poggia per il conferimento di rifiuti, tornate altissime nella giornata di oggi, martedì 5 settembre. Ad alzare il livello di scontro, dopo vari tentativi di accordo tra le parti di fatto mai raggiunti, la rimozione di due auto degli attivisti, a loro insaputa, parcheggiate come di consueto lungo la via del Limoncino per ostacolare l'eventuale passaggio di camion. Vetture portate via, presumibilmente con un carrattrezzi, dalla stessa Livrea, come spiegato in un cartello in cui si comunica "di aver provveduto alla rimozione dei mezzi in sosta/fermata irregolare lungo questa via del Limoncino. I mezzi - si legge sul cartello - sono stati trasportati presso il piazzale nella disponibilità della società, videosorvegliato h24, sito in questa via del Limoncino al civico 33/35, ove i proprietari potranno recuperarli ogni giorno feriale, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 telefonando al numero 348.9004691".
Una rimozione che, secondo i frontisti, rappresenta un chiaro reato di appropriazione indebita, mentre per i gestori della discarica si tratterebbe di un atto legittimo. Di certo, un'azione che ha portato nuovamente allo scontro tra le parti, rendendo sempre più difficile un tentativo di accordo stragiudiziale per risolvere un'annosa situazione mai chiarita neppure a fronte di sentenze di tribunali. Quello che si è cercato anche ieri, almeno per la restituzione delle auto che invece non sarebbe ancora avvenuta nonostante l'intervento delle forze dell'ordine e dei legali rappresentanti delle parti. Il tutto mentre la politica, nonostante conferenze di servizi e tentativi interlocutori con le parti in causa, allarga le braccia "impossibilitata a intervenire in una questione tra privati".
