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Cronaca

Palestre e centri fitness, lezioni online in attesa di riaprire: "Siamo pronti, anche con corsi all'aperto"

Le attività, ferme da oltre due mesi a causa dell'emergenza sanitaria, potrebbero riprendere a partire dal 18 maggio. Obbligatorio il rispetto di rigide norme anti-contagio, si pensa anche a lezioni in spazi aperti

A partire dal prossimo 18 maggio le palestre e i centri fitness potrebbero tornare ad aprire i battenti. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, già nei giorni scorsi ha infatti richiesto il parere del comitato tecnico scientifico per la riapertura delle attività, ferme ormai da più di due mesi a causa dell'emergenza Coronavirus e costrette a fare i conti con ingenti perdite economiche. E se, nel frattempo, si è cercato di sopravvivere magari con i corsi online, adesso si pensa già a come ripartire, in attesa delle direttive del governo che, per forza di cose, limiteranno imporranno più di una restrizione.

La riapertura di palestre e centri fitness, infatti, dovrà avvenire rispettando rigorosamente alcune norme anti-contagio: distanza di sicurezza tra gli atleti, sanificazione frequente degli ambienti e delle attrezzature, ingressi scaglionati, obbligo di indossare guanti e mascherine per allenatori e personal trainer, gel disinfettante a disposizione dei frequentatori e, ovviamente, divieto di accesso per coloro che presentano una temperatura corporea superiore ai 37,5°.

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Cecilia Antonini (Gemini Centro Fitness): "Sfrutteremo anche gli spazi all'aperto"

"Noi stiamo già lavorando e stiamo predisponendo tutto il necessario per farci trovare pronti quando avremo il via libera per poter riaprire - afferma Cecilia Antonini della palestra Gemini Centro Fitness -. Stiamo provvedendo alla sanificazione degli ambienti, ma alcune cose sono ancora in stand-by in attesa di capire quali saranno le misure indicate dal protocollo. Qualcosa possiamo già immaginarcelo, ma ovviamente aspettiamo le direttive ufficiali. Nel frattempo stiamo svolgendo delle lezioni online in un gruppo dedicato ai nostri iscritti: vengono svolte diverse tipologie di attività per accontentare l'intera clientela".

"La routine che ci aspetta - prosegue - sarà molto diversa da quella alla quale eravamo abituati: dovremo gestire gli ingressi contingentati e probabilmente sarà necessario prendere appuntamento per svolgere le diverse attività. Alcune di queste non sappiamo neanche se potranno riprendere, quindi anche dal punto di vista economico, come per tutti, la situazione non è delle più rosee. I nostri collaboratori stanno iniziando a ricevere proprio in questi giorni il bonus di 600 euro fornito dal governo. Fortunatamente disponiamo di molto spazio all'aperto e cercheremo di sfruttarlo al meglio per svolgere allenamenti in sicurezza. Noi - conclude - non vediamo l'ora di poter ripartire".

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Leonardo Bertini (Numero Uno Fitness): "Facciamo i conti con la paura ma cerchiamo il coraggio per tornare a vivere"

"Stiamo aspettando le direttive ufficiali dal governo, ma sappiamo già che saremo sottoposti a delle indicazioni precise e restrittive - racconta Leonardo Bertini, titolare della palestra Numero Uno Fitness -. Noi abbiamo già provveduto a sanificare tutti gli ambienti. Sarà necessario poi far mantenere il distanziamento fisico e chiederemo a tutti i nostri atleti di adeguarsi a queste nuove logiche, invitandoli a mantenere vivo lo spirito di adattamento e flessibilità". I titolari dei centri sporitivi hanno quindi già cominciato a mettere in campo nuove regole. "Abbiamo già previsto dei protocolli per il distanziamento e la sanificazione continua degli attrezzi - prosegue Bertini - l'obbligo di mascherina e guanti per il personale e, dove possibile, cercheremo di utilizzare la terrazza e gli spazi all'aperto, promuovendo progetti all'esterno della palestra approfittando anche della bella stagione in arrivo. Le sale all'interno della palestra cercheremo di utilizzarle per le attività più olistiche".

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Una grande importanza, nei mesi di isolamento, l'hanno avuta le attività online, che hanno coinvolto iscritti e non iscritti. "Andremo avanti anche con quelle per un po', perché sono attività molto utili per mantenere sia il contatto con le persone che la finalità sportiva, fondamentale in un momento come quello del lockdown che ha fermato letteralmente le persone, costringendole ad una vita sedentaria". Comportamento che, se perpetrato a lungo, può portare anche a gravi danni per la salute. "Facciamo di tutto per continuare a lavorare anche sull'atteggiamento delle persone, in quanto, anche quando riapriremo, dovremo fare i conti con la paura: dobbiamo però avere il coraggio di tornare a vivere, con intelligenza e rispetto per se stessi e gli altri. Spero che, al termine di questa pandemia, passi forte e chiaro il messaggio di quanto sia importante prendersi cura di se stessi  e che le persone abbiano acquistato la consapevolezza del fatto che salute non è solo assenza di malattia, ma è anche stare bene, fare movimento e mangiare sano, atteggiamento utile anche per affrontare certe patologie".

Nicola Cappelli, personal trainer: "Le videolezioni ci hanno permesso di mantenere vivo il contatto con le persone"

"Le cose sono cambiate dopo questa pandemia e, anche quando le palestre riapriranno, dovremo seguire regole stringenti: almeno all'inizio, ad esempio, sarà vietato l'utilizzo di docce e spogliatoi - racconta Nicola Cappelli, personal trainer che collabora con diverse realtà cittadine -. In sala potranno accedere poche persone per volta e dobbiamo cominciare a fare i conti con una realtà che sarà per forza differente da quella pre-covid". In questo frangente arriva in soccorso l'online, strumento che permette di mantenere vivo il rapporto con gli atleti e continuare gli allenementi interrotti. "Molto probabilmente continuerò a portare avanti le lezioni online anche dopo la riapertura della palestre, anzi spero di riuscire a espandere il servizio - continua Cappelli -. È importante prendersi cura di se stessi con allenamento, cibo sano e uno stile di vita corretto, quindi cercherò di seguire anche le persone che, per svariati motivi, non potranno tornare in palestra, anche perché sarà necessario tenere corsi con numeri ridotti. Certo, il rapporto diretto tra atleta e allenatore è più piacevole. Ma l'importante, in questo momento, è riuscire a ripartire, seguendo le regole".

Foto Pagina Facebook Eos Fitness Livorno

Lorenzo Duranti (Eos): "Pronti per le attività outdoor, chiediamo chiarezza dal governo"

"Noi in questo momento ci stiamo muovendo soprattutto per quanto riguarda la parte outdoor - spiega Lorenzo Duranti, presidente della palestra Eos -: disponiamo di un grande piazzale all'aperto nel quale potremmo svolgere buona parte delle attività, considerando anche il fatto che stiamo andando verso la stagione estiva. Per il resto aspettiamo il decreto da parte del ministro dello Sport: anche per un'eventuale sanificazione dei locali bisogna attendere quali saranno le indicazioni e come procedere ad effettuarla, anche perché i costi sono alti. Molti stanno effettuando delle sanificazioni con l'ozono - spiega -, ma è ancora da capire se siano efficienti o meno contro il Coronavirus. C'è poi da capire il fattore relativo alle tempestiche: ci dovrà essere un giusto preavviso per poi poter riaprire".

"Ci aspettiamo inoltre che nel prossimo decreto vengano chiariti alcuni aspetti circa la tutela dei gestori e delle responsabilità - continua Duranti -, così come attendiamo ancora le indennità dei nostri collaboratori: alcuni l'hanno già ricevuta, altri la riceveranno nei prossimi giorni mentre altri ancora non hanno ancora visto un euro da marzo. C'è anche la questione relativa agli affitti: abbiamo pagato due mesi durante i quali le attività sono rimaste chiuse. Nel frattempo - aggiunge - abbiamo fatto alcune lezioni online sulla nostra pagina Facebook completamente gratuite, mentre sono stati predisposti alcuni pacchetti extra a pagamento con classi chiuse su Zoom. Io comunque sono positivo, almeno per quanto riguardo lo svolgimento delle attività all'aperto. Per quelle all'interno - conclude - tutto dipenderà da come evolverà la situazione generale e dai provvedimenti che saranno emanati dal governo".

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