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Cronaca

Fase 2, riaperture Livorno | Voglia di shopping nei negozi di via Grande: "Tanti clienti, sorpresi in positivo"

Ottimismo nel primo giorno a saracinesche alzate tra chi vende abbigliamento: "Ci aspettavamo meno gente, e invece è prevalsa la voglia di tornare alla normalità. Speriamo non sia solo l'euforia del momento"

L'acquazzone di oggi non avrà certo facilitato le vendite nel secondo giorno di riapertura di negozi ed attività commerciali dopo due mesi di lockdown imposti dall'emergenza Coronavirus. Ma ieri, lunedì 18 maggio, attraversando la centralissima via Grande si respirava, per quanto sotto l'immancabile mascherina, la voglia di tornare - o almeno provarci - alla normalità. Se bar ed esercizi commerciali preposti alla somministrazione di alimenti e bevande hanno dovuto fare i conti anche con la paura di chi non intende consumare al bancone o sedersi a un tavolo, per quanto a distanza, decisamente meglio è andata per i negozi di abbigliamento, per lo più soddisfatti dell'affluenza di clienti fin dalle prime ore del mattino. 

Riaperture Livorno, pochi clienti nei bar: "Vince ancora la paura" 

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Marcello Marcucci (Tezenis): "Tante persone, felici di rivederli" 

Marcello Marcucci, responsabile di Tezenis, ha gli occhi che brillano sopra la mascherina d'ordinanza. Gira per il negozio come una trottola, disinfetta qualsiasi cosa, istruisce all'ingresso, dove è esposto il gel per le mani, circa le regole da rispettare e i percorsi da seguire. "Non ci siamo fermati un attimo, siamo addirittura sorpresi da quanti clienti sono venuti - racconta -. Che piacere ritrovarli tutti, abbiamo persino dovuto far aspettare qualcuno fuori per evitare che il negozio si affollasse. Speriamo di continuare così anche nei prossimi giorni, c'è voglia di tornare alla normalità".

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Stefano Fiorentini (Desigual): "Sorpresi piacevolmente anche dalla voglia di spendere"

"Devo essere onesto: non mi sarei mai aspettato un'affluenza del genere". Stefano Fiorentini, responsabile di Desigual, non nasconde la propria soddisfazione per il primo giorno di vendite. "Tante persone e buoni incassi - dice -. Sono sorpreso piacevolmente dalla voglia di spendere, mi auguro che non sia soltanto l'euforia del momento e che si mantengano la stessa voglia e la possibilità di spendere. Le misure di sicurezza? Come potete vedere rispettiamo tutto e i clienti sembrano già abituati alle nuove norme".

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Lisa (impiegata di Intimissimi): "Buona la prima, non possiamo certo lamentarci"

Gel disinfettante all'ingresso anche per Intimissimi, dove Lisa, impiegata, non si ferma un attimo per rispondere alle esigenze di tutti. "Sì, non possiamo lamentarci - racconta mentre consiglia una donna su completini e pigiami -. Per essere il primo giorno, tra l'altro di lunedì, le vendite sono andate bene. Non so gli altri negozi se possano dire lo stesso, ma qui c'è stato un buon via vai di gente".

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H&M e Zara, camerini sigillati e affluenza ridotta

Meno bene, probabilmente, è andata alle grandi catene di abbigliamento come Zara ed H&M. Nello store del gruppo spagnolo Inditex si entra con gel e guanti monouso forniti all'ingresso. I reparti sono praticamente deserti, i camerini sigillati così come dalla concorrenza svedese, dove all'entrata misurano pure la temperatura. Qui, da H&M, qualche cliente in più a dire il vero lo si trova. Comprano magliette, vestitini per bambini (il reparto che va per la maggiore) e, tendenzialmente, capi di abbigliamento che non necessitano particolari prove davanti allo specchio. "Ma è solo il primo giorno, i nostri clienti stanno già tornando" dicono da dietro il plexigas nella postazione casse. Una speranza che vale d'augurio per tutto il settore.  

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