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Cronaca

Sanremo, il Festival di Salvetti: "Lo guarderò tifando Nigiotti. Ricordi? Tanti, da Gorbaciov a Madonna..."

Inviato per 28 anni all'Ariston, il sindaco di Livorno racconta le emozioni della kermesse canora al via questa sera martedì 4 febbraio: "Mi mancherà l'atmosfera festivaliera"

A poche ore dall'inizio del 70esimo Festival di Sanremo, Luca Salvetti vivrà la kermesse canora in un modo totalmente diverso dal solito. Grande appassionato e conoscitore della manifestazione, l'attuale sindaco di Livorno ha seguito da inviato e raccontato per quasi tre decenni il festival della canzone italiana, incontrando personaggi come Gorbaciov e Madonna e ascoltando i più grandi interpreti della musica nazionale e internazionale. Questa sera, martedì 4 febbraio, per la prima volta dopo tanti anni Salvetti non sarà però circondato dai fiori dell'Ariston, seduto tra i colleghi giornalisti, anche se non rinuncerà a guardare in tv una manifestazione alla quale è legato affettivamente e professionalmente.

Proprio in viaggio verso Sanremo, lo scorso anno iniziò l'avventura politica di chi, fino ad allora, era conosciuto come "il giornalista di Telegranducato". Un primo contatto, inaspettato, al quale seguirono le dovute riflessioni fino all'avvio di una campagna elettorale chiusa con la vittoria alle Comunali di maggio-giugno 2019 e l'elezione a sindaco. Un'esperienza decisamente diversa e ancor più stimolante di un festival, che tuttavia, in tanti anni gli ha regalato grandissime emozioni. Quelle che lo stesso Luca Salvetti racconta a LivornoToday.

Sindaco, che cosa significa per lei il Festival e che effetto le farà seguirlo in questa veste?

"Per ventotto anni ho vissuto il Festival di Sanremo da inviato e devo dire che effettivamente questa settimana mi mancherà molto l'ambiente festivaliero che da un punto di vista professionale è molto gratificante. Per chi fa il giornalista, avere la possibilità di intervistare personaggi importanti è molto stimolante e io, nel corso degli anni, ho avuto modo di parlare con Gorbaciov, Will Smith, Madonna, Domenico Modugno. Quest'anno lo seguirò da casa, facendo il tifo per i toscani e, soprattutto, per il nostro Enrico Nigiotti. E impegni permettendo cercherò di fare una scappata a Sanremo nel fine settimana. Da turista, ovviamente".

Sanremo 2020: il testo di Baciami Adesso di Enrico Nigiotti

Qual è il momento del Festival a cui è più legato?
"Ce ne sono tantissimi, ma sicuramente tra questi le interviste a Gorbaciov e a Madonna. E poi il bellissimo rapporto cresciuto negli anni con Pippo Baudo, un autentico signore, uno che ha sempre riservato rispetto e considerazione ai giornalisti, in sala stampa come davanti al teatro".

E la canzone che più le è rimasta nel cuore e che per lei rappresenta il Festival?
"Luce di Elisa (2001, ndr). Alle prime note mi ricordo che guardai Angelo, il mio operatore storico di Sanremo, e insieme dicemmo che avrebbe vinto. E così è stato. È un brano a cui sono molto legato, che mi ha accompagnato durante la campagna elettorale e che rimarrà nella storia della musica italiana.

Sanremo 2020, Bobo all'Ariston per il duetto con Irene Grandi

Anche quest'anno due livornesi all'Ariston: Enrico Nigiotti, in gara tra i Big, e Bobo Rondelli, ospite di Irene Grandi nella serata dei duetti. 
"Faccio il mio in bocca al lupo a Bobo perché, pur fuori gara, dimostri tutto il suo talento anche sul palco dell'Ariston, e a Enrico perché si avvicini al podio più dell'anno scorso. Ho un legame particolare con Nigiotti, eravamo insieme dietro le quinte l'anno scorso, abbiamo vissuto le stesse emozioni, e il decimo posto di "Nonno Hollywood" è stato punitivo. Meritava decisamente di più. So che anche quest'anno ha una bella canzone, incrociamo le dita.

Più che un pronostico, chi la incuriosisce tra i cantanti in gara?
"Sono curioso di vedere come si presenterà quest'anno Francesco Gabbani. Ma ve l'ho detto: spero che vinca Nigiotti".

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