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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Capraia Isola

Foca monaca in Capraia, interdetto il mare davanti alla grotta di Punta delle Cote: "Raro esemplare da tutelare"

La decisione è stata presa dal presidente dell'Ente Parco Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, dopo che un'imbarcazione si è diretta dove l'animale ha trovato riparo in questi giorni

Erano circa 60 anni che la foca monaca (foto Ansa) non tornava in Capraia a "visitare" la grotta che prende il suo nome. Un'attesa infinita interrotta da un avvistamento avvenuto intorno al 10 giugno nei pressi dell'isola. Un evento che è stato subito considerato "eccezionale": di questo esemplare, classificato come il "più raro mammifero marino d'Europa", al mondo ne rimangono poco più di 700. Proprio per salvaguardare questo straordinario animale, il presidente dell'Ente Parco Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha firmato un'ordinanza che impedisce l'accesso al tratto di mare compreso tra Punta delle Cote a nord e la Baia a sud di Punta delle Cote. Una decisione che si è resa necessaria anche a causa di un'imbarcazione che, saputo dell'avvistamento della foca, nel pomeriggio di martedì 23 giugno si è recata nei pressi della grotta per tentare di fotografarla.  

L'accesso alla zona interdetta sarà consentito esclusivamente al personale e ai mezzi autorizzati dall'Ente Parco per attività di ricerca e di monitoraggio, nonché ai mezzi di soccorso e alle unità navali delle forze dell'ordine deputate alle attività di sorveglianza. In una delle spedizioni, due esperte ricercatrici dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), Giulia Mo e Sabrina Agnesi, hanno avuto la fortuna di poter vedere la foca riposare all'interno della grotta. Mercoledì 23 giugno sono stati trovati e raccolti escrementi della foca e si è proceduto ad installare un dispositivo per il monitoragggio della grotta con l'obiettivo di raccogliere tutte le informazioni possibili. 

Il presidente dell'Ente Parco: "Chiusura del mare necessaria per salvaguardare l'animale"

Sammuri spiega, nel dettaglio, il perché della chiusura del tratto di mare vicino alla Grotta della Foca: "Non vogliamo creare difficoltà agli operatori locali - le sue parole - tanto è vero che, sapendo della presenza del mammifero, avevamo subito organizzato un incontro, proponendo anche interventi di supporto economico a favore di alcuni settori che operano a mare. Avevo personalmente assicurato che nessun provvedimento restrittivo sarebbe stato adottato qualora fossero state attuate le misure concordate, ma purtroppo qualcuno non ha rispettato i patti. Tutto ciò mi ha costretto ad intervenire come non era mia intenzione. Ora valuteremo - conclude il presidente -, insieme all'amministrazione di Capraia, come procedere per tutelare la foca e per coinvolgere in maniera sempre più inclusiva e collaborativa la comunità locale. Stiamo vivendo un momento veramente eccezionale che potrà avere anche un ritorno di immagine incredibile per questo territorio". 

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