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Cronaca

Pesce di lago cinese spacciato per bianchetti: denunciato ristoratore

Nel menù il novellame di pesce azzurro, ma nei piatti finiva una specie di importazione e assai meno pregiata: scoperto dalla capitaneria di porto, l'uomo è finito nei guai per frode commerciale

Quanto meno non ha provato a fingere che fossero cèe, di cui è vietata perfino la vendita. Peccato, però, che quelli proposti nei piatti, a differenza di quanto fosse scritto nel menù, non fossero neppure bianchetti (novellame di pesce azzurra, nella fattispecie sardina), piuttosto il cosiddetto pesce ghiaccio, una specie decisamente meno pregiata proveniente dai laghi della Cina. È stato così denunciato per frode commerciale un ristoratore di Livorno, sorpreso dalla capitaneria di porto a offrire ai propri clienti un prodotto assai differente da quello indicato. 

Un risultato che fa parte di una più vasta operazione di polizia sulla filiera ittica e che è stata portata a termine in tutta la regione, a terra e in mare, dagli uomini della guardia costiera toscana, sotto il coordinamento della Direzione marittima di Livorno, sede del 2° Centro controllo area pesca. Un'operazione finalizzata alla repressione degli illeciti in materia di commercializzazione illegale di prodotti ittici e che ha riguardato tutte le fasi della filiera che portano il prodotto dal pescatore all'acquirente finale. Decisamente  rilevanti i risultati complessivi delle indagini con 118 ispezioni eseguite, quasi 650 kg di prodotti ittici irregolari sequestrati e sanzioni amministrative per circa 30mila euro tra Livorno, Prato e Campi Bisenzio.

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