rotate-mobile
Cronaca

Fulvio Pacitto, il maestro d'ascia Cavaliere della Repubblica: "Gioia inaspettata"

Artigiano del mare ma anche cantastorie, attore di vernacolo, calafato e volontario nella Svs: l'onorificenza del Quirinale a uno dei personaggi simbolo di Livorno

Per scrivere di Fulvio Pacitto non basterebbe un libro intero. Maestro d'ascia, calafato, cantastorie, attore di vernacolo, volontario nella Svs, la storia di quel 70enne con la cantina sul Pontino e la carrozza in piazza dei Miracoli è arrivata fino agli uffici del Quirinale, dove hanno considerato meritevole dell'onorificenza di Cavaliere la passione a portare avanti una tradizione ormai quasi del tutto superata dal tempo. Un riconoscimento, tuttavia, non solo per il fatto di essere rimasto tra i pochi maestri d'ascia della penisola (l'ultimo a Livorno), ma anche per l'impegno nel sociale e per la poliedricità di chi, imparata l'arte, l'ha messa da parte per conservarla e, al tempo stesso, divulgarla.

Pacitto: "Non avrei mai pensato di diventare Cavaliere"

Il decreto datato 27 dicembre 2018 è firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la consegna dell'onorificenza, invece, nell'ambito delle celebrazioni per la festa del 2 giugno. "È stata una cosa del tutto inaspettata - racconta Fulvio Pacitto a LivornoToday -, non avrei mai immaginato in vita mia di ricevere un'onorificenza del genere". "Quando lo scorso anno arrivarono alcuni uomini della prefettura in cantina - continua Pacitto - pensavo fossero solamente curiosi di conoscere la mia storia, come tanti che passano dal Pontino e si fermano a chiacchierare e a guardare mentre lavoro".

fulvio pacitto (3)-2

Il profumo tradizionale del legno nella cantina sul Pontino

Quella cantina che profuma di legno, materiale che per Pacitto non potrebbe mai sostituire la più moderna vetroresina. "Le barche in legno sono un'altra cosa - dice ancora Pacitto -, hanno tutt'altro fascino e rappresentano la nostra tradizione. Lavorarle, però, richiede passione e ormai, considerati i tempi, lo faccio solo per quella". Una passione che Pacitto ha coltivato fin da piccolo, diventando maestro d'ascia (con tanto di brevetto della Marina mercantile, ndr) a 22 anni dopo aver iniziato come garzone di bottega prima ancora di compierne dieci. "Quante ne ho fatte? Un centinaio - chiude Pacitto - tra quelle registrate in capitaneria (più di 60, ndr) e quelle più piccole. Andavo a vedere i navicelli, studiavo il mestiere di quelli più grandi ed esperti e ne mettevo in pratica i gelosi insegnamenti". Quelli che Pacitto trasmetterebbe volentieri a chiunque avesse voglia di imparare l'arte tra uno stornello, una poesia, un pezzo recitato in vernacolo mentre muove, ancora sapientemente a 70 anni, gli attrezzi di un mestiere che lo hanno consacrato Cavaliere della Repubblica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fulvio Pacitto, il maestro d'ascia Cavaliere della Repubblica: "Gioia inaspettata"

LivornoToday è in caricamento