Ambiente | Oltre 90 lavoratori dello spazzamento di Avr entrano in Aamps, Salvetti: "Giorno significativo"

"Un giorno significativo". Così il sindaco Luca Salvetti descrive le prime ore di lavoro in Aamps da parte di oltre 90 operatori dello spazzamento della città di Livorno che, da tempo, lavoravano in forma esternalizzata con Avr. È stato lo stesso Salvetti a dare notizia della conclusione dell'operazione nella giornata di ieri, lunedì 2 ottobre, con tanto di immagini della prima timbratura del cartellino e di un momento d'accoglienza al quale ha partecipato lo stesso sindaco insieme ai dirigenti dell'azienda in house.

"Un percorso non semplice - ha poi aggiunto Salvetti -, ma sul quale ci siamo impegnati con i sindacati e con l'azienda per arrivare al risultato pieno di oggi. Oltre 90 persone che entrano in azienda dopo anni di lavoro esternalizzato in Aamps ad Avr e che si aggiungono agli oltre 100 nuovi assunti in Aamps. Per un quadro - ha concluso - che deve consentire di fare un salto di qualità nel servizio complessivo". Si tratta a tutti gli effetti della conclusione di un percorso che nei mesi scorsi è stato in più occasioni al centro di vari incontri con i sindacati, e nell'ambito del quale erano state affrontate le questioni relative al salario e all'anzianità di servizio. 

Potere al Popolo: "Orgogliosi della nostra mozione, tutta la città ne gioverà per le ricadute di stabilità occupazionale"

Appresa la notizia dell'internalizzazione degli ormai ex lavoratori Avr a intervenire è stato Potere al Popolo, che ha 'rivendicato' la mozione presentata 3 anni fa. "Siamo molto contenti - hanno scritto -, avremmo preferito sapere la notizia in Consiglio visto che questo risultato è frutto di una mozione di Potere al Popolo presentata oltre tre anni fa dalla nostra consigliera Aurora Trotta, supportata da una lunga lotta dei sindacati come la Cgil, e in particolare Usb che ha effettuato con noi numerosi presidi anche sotto il Comune".

"Siamo stati a fianco dei lavoratori di Avr - hanno aggiunto -, anche quando hanno subito gravissimi soprusi da parte di Avr che per un periodo aveva anche smesso di versare contributi ai lavoratori, del quinto dello stipendio, non aveva rispettato le normative sanitarie in periodo di pandemia, e non aveva rinnovato alcuni contratti nonostante la mole di lavoro e gli straordinari, fino anche al licenziamento di alcuni lavoratori. Insomma - hanno concluso - oggi c’è un lieto fine per questi lavoratori e le loro famiglie, e sicuramente tutta la città ne gioverà per le ricadute di stabilità occupazionale e la sicurezza di un posto di lavoro non più in bilico a ogni cambio di appalto. E di tutto ciò noi siamo molto orgogliosi".