rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Morte Marcello Lonzi, richiesti esami approfonditi sulle tracce di sangue

L'avvocato Serena Gasperini, legale di Maria Ciuffi, ha chiesto l'ammissione di nuove analisi sulle tracce ematiche. Nessuna opposizione dalla procura, il gip si è comunque riservato la decisione sull'eventuale riapertura delle indagini o sull'archiviazione del caso

Se il caso Lonzi sarà riaperto, lo sapremo tra qualche giorno. Il giudice per le indagini preliminari di Livorno, Antonio Del Forno, si è infatti riservato la decisione sull'opposizione, avanzata giovedì 20 febbraio dall'avvocato Serena Gasperini, alla richiesta di archiviazione da parte della procura di Livorno in merito alla morte di Marcello Lonzi, il 29enne deceduto nel carcere Le Sughere di Livorno l'11 luglio 2003. Il legale di Maria Ciuffi, madre di Marcello, ha infatti richiesto al gip l'ammissione di una "Bpa", ovvero un'analisi scientifica e approfondita sulle tracce di sangue evidenti nelle foto di quella sera di quasi 17 anni fa, oltre a un ulteriore accertamento di una valutazione in ambito medico-legale. Il tutto, per capire se le ferite sul corpo di Lonzi siano state effettivamente procurate dalla caduta mentre moriva, oppure no.

Gasperini: "La dinamica della morte di Marcello non è chiara, le tracce di sangue parlano"

"La Procura aveva avanzato una richiesta di archiviazione - ha spiegato Gasperini al termine dell'udienza - e noi ci siamo opposti chiedendo di espletare due tipi di accertamenti. Il primo sullo studio delle tracce ematiche che sono visibili sulla scena e che, analizzate scientificamente, possono parlare, e poi abbiamo chiesto anche l'ulteriore accertamento di una valutazione in ambito medico-legale".  "Ci sono delle lesioni che per noi sono incompatibili rispetto alla dinamica sulla morte di Marcello - ha continuato Gasperini -, che la procura ritiene sia avvenuta per cause naturali, ovvero per un problema cardiaco, un infarto. Ebbene, siccome ci sono evidenze strane, come la rottura di costole che a nostro avviso non possono essere state procurate da un massaggio cardiaco, o gli ematomi sul dorso e le ferite sulla fronte e sul labbro, noi abbiamo chiesto, lette le dichiarazioni dei soggetti che lo avevano visto stare male e poi cadere, di sapere sotto il profilo medico-legale e con l'analisi dello studio delle tracce di sangue come siano effettivamente andate le cose. Perché per noi non la dinamica non è affatto chiara". 

"Devo dire con gran piacere - ha concluso l'avvocato - che la Procura oggi in aula (rappresentata dal pm Giuseppe Rizzo, ndr) non si è opposta alle mie richieste e al mio approfondimento investigativo. Quindi non penso che il giudice rigetterà: oggi ha trovato in aula due parti concordi, che hanno detto 'ok, approfondiamo questa cosa'. E la Bpa è un'analisi scientifica che non può sbagliare".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morte Marcello Lonzi, richiesti esami approfonditi sulle tracce di sangue

LivornoToday è in caricamento