Livorno ricorda il Moby Prince: tutti gli appuntamenti della giornata della memoria
Dopo il presidio in piazza della Repubblica del 9 aprile, la città onorerà le vittime della strage nel suo 28esimo anniversario con numerose celebrazioni
Era il 10 aprile del 1991 quando il traghetto Moby Prince, con a bordo 141 persone, entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada del porto livornese e prese fuoco, provocando la lenta morte di tutti i presenti sulla nave fatta eccezione di una sola persona. Per ventotto anni le famiglie hanno chiesto di conoscere una verità che, in più di un'occasione, è stata loro negata.
Ma Livorno non ha mai abbassato la testa ed è sempre scesa in piazza sia per ricordare chi non c'è più sia per chiedere che sia fatta giustizia. E lo fa anche oggi, nel giorno del 28esimo anniversario dalla più grande strage della marina civile del dopoguerra, dopo il primo appuntamento di ieri 9 aprile quando in piazza della Republica si è svolto il presidio organizzato da "Effetto collaterale". Una ulteriore "chiamata alla memoria per svegliare tutta la città, per aiutare a far sapere e a ricordare alle generazioni più giovani" commentano gli organizzatori.
Deposizione corone di fiori
All'interno della Fortezza Nuova, alla presenza di numerose autorità, sono state poste due corone di fiori accanto al monumento che ricorda le 140 vittime. A prendere la parola è stato Loris Rispoli, presidente dell'associazione 140: "Piano piano la verità sta emergendo. La città è ferita ma non accetta che questa ferita continui a sanguinare. Noi chiediamo giustizia perché il dolore dei familiari delle vittime non va in prescrizione. Noi abbiamo la certezza che per alcune persone il dramma sia stato immenso perché non posso dimenticare due bambine appiccicate al corpo della madre. Noi per 28 anni abbiamo detto che dietro alla tragedia ci fossero stati dei responsabili e non mi sono fatto problemi a rendere pubblici nomi e cognomi".
