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Cronaca

"Modiglianìzzati", colli lunghi e occhi vuoti nel progetto fotografico di Razzauti

La mostra sarà visibile alla Galleria Extra Factory dal 22 novembre al 16 febbraio 2020. Ogni domenica verrà realizzato un set fotografico

"Modiglianìzzati" è un invito ad entrare, attraverso la fotografia, nel mondo di Amedeo Modigliani. Il progetto fotografico, ideato nel 2014 da Fabrizio Razzauti, torna a vivere dal 22 novembre, per tutto il periodo della mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse" , alla galleria d'arte Extra Factory di piazza della Repubblica.

Ma come nasce l'idea di "modiglianizzare" le fotografie? È lo stesso ideatore del progetto a rispondere: "Nel 2014, in occasione dei 130 anni dalla nascita di Modigliani ho avuto l'idea di unire la mia passione per la grafica e la post produzione a quella per il grande pittore livornese . Mi sono avvicinato a Modigliani da bambino, avevo sette anni quando Livorno fu investita di popolarità grazie alla vicenda legata alle false teste. Rimasi affascinato dalla figura di questo artista e dal fatto che fosse livornese. Nel progetto "Modiglianìzzati" ho messo insieme tutte queste passioni".

Mostra Modigliani, Matterella a Livorno il 15 gennaio

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Il set fotografico di "Modiglianizzati": posa, luci e photoshop

"Modiglianizzare" una fotografia richiede un procedimento particolare. "La prima cosa è l'allestimento del set e delle luci, poi la preparazione dei soggetti - spiega Razzauti -. Ammetto che con gli uomini tutto è più semplice mentre la preparazione delle donne invece richiede una maggiore attenzione al trucco e ai capelli. La fase più lunga è quella di post produzione in cui, con il programma di ritocco Photoshop, allungo i colli, svuoto gli occhi, ritocco i colori. Nasce così un "Modiglianìzzato". 

La mostra sarà inaugurata il 22 novembre e rimarrà alla galleria Extra Factory fino al 16 febbraio

Il progetto sarà esposto alla galleria Extra Factory fino al 16 febbraio e vede in mostra 12 ritratti in grande formato. "Sono i primi che ho realizzato partendo dai ritratti più famosi di Modigliani e andando a cercare le somiglianze fisiche con il modello originale - ha spiegato spiega l'autore -. Poi, andando avanti e prendendo la mano con trucco e parrucco, abbiamo proseguito in autonomia cercando comunque di mantenere una somiglianza di fondo col quadro originale. La cosa bella di questo progetto è aver visto che le foto più belle sono quelle scattate a "modelli inconsapevoli", non abituati alla macchina fotografica, l'autenticità e la spontaneità danno un valore aggiunto".

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