Mostra Modigliani, ecco il contratto tra il Comune e Restellini. Salvetti: "Atto di trasparenza verso la città"

Nessun mistero, solo i tempi burocratici per protocollare gli atti. Serviva questo, così come spiegato dal sindaco Luca Salvetti, per l'invio del contratto stipulato tra il Comune di Livorno e l'Institut Restellini per la realizzazione della mostra in corso al Museo della Città "Modigliani e l'avventura di Montparnasse". Contratto che, nella tarda mattinata giovedì 14 novembre, è stato reso pubblico con una conferenza stampa, consegnato a tutti i presenti e non soltanto al consigliere di Fratelli d'Italia, Andrea Romiti, che più di ogni altro si era battuto per prenderne visione, sollevando dubbi e polemiche che avevano irritato l'amministrazione comunale. Polemiche cavalcate anche da altre forze politiche, secondo cui il costo della mostra (1milione e 255mila euro per le sole opere in esposizione) era stato ritenuto eccessivo.

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Lenzi: "Lascio da parte le critiche di chi ha interessi personali"

A parlarne per primo è l'assessore alla Cultura, Simone Lenzi, che tuttavia non intende alimentare altre polemiche. "Trovo che questa mostra non sia costata molto anche se chiaramente si poteva spendere meno - dice Lenzi -. Quella di Genova ad esempio è costata meno ma purtroppo l'hanno chiusa i carabinieri che hanno sequestrato le opere. Se fai una mostra con i Modigliani veri i costi da sostenere sono quelli di questa esposizione. L'amministrazione vuole tenersi fuori da ogni bega e fare una mostra di grande valore per la città in cui i livornesi possano riconoscersi con orgoglio, niente di più. Certe critiche sono determinate da motivazioni puramente personali in cui non voglio addentrarmi".

Salvetti: "Non è la mostra dell'amministrazione, ma di tutta la città"

"Questa non è la mostra di Salvetti o dell'amministrazione ma è la mostra della città - aggiunge il sindaco, Luca Salvetti - e rendere pubblico il contratto è un atto di trasparenza verso la città. Non volevo scendere a far polemiche con persone che vogliono cogliere l'occasione per farsi pubblicità andando a cercare nelle carte il lato meschino da mettere in risalto per interessi personali o politici di bassa lega. Può anche capitare che una cosa sia bella e fatta bene e sarebbe onesto che la parte politica che pure non l'ha promossa lo ammettesse in tutta onestà".

Romiti (FdI): "A chi andranno veramente i soldi della mostra?"

Salvetti prosegue rispondendo direttamente soltanto al consigliere Romiti. "Romiti ha fatto una richiesta di accesso agli atti protocollata il 31 ottobre e il 12 novembre è stato protocollato l'atto con cui si doveva procedere all'invio del documento. Si è affrettato a fare una conferenza stampa, pur sapendo che c'è un mese di tempo per consegnare un documento richiesto, altrimenti non avrebbe avuto modo di portare avanti la sua politica di bassa lega".

"Restellini? Sorpreso dalle polemiche, non c'era abituato"

"Non solo - aggiunge poi Lenzi -. Romiti ha detto più volte che i soldi della mostra li avrebbe usati per portare a Livorno qualcosa di Modigliani di stabile, io vorrei davvero sapere cosa avrebbe comprato lui con questa cifra di duraturo per la città". Ma cosa pensa di questa bagarre il curatore Marc Restelini, suo malgrado al centro della controversia? "È sorpreso perché è abituato a trattare e vivere queste situazioni a un livello superiore - conclude Salvetti -, noi siamo ancora un po' provinciali e la nostra sfida con questa mostra è far capire a tutti che il mondo va una velocità diversa e noi dobbiamo andare a quella velocità perché Livorno entri a far parte di un circuito diverso".