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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Due Giugno

Piazza Due Giugno, la protesta dei residenti: "Per fare un favore al prete hanno tolto i parcheggi"

Annullata la cerimonia pubblica per la benedizione della statua di San Giuseppe posizionata fuori dalla chiesa. Gli abitanti: "Privatizzata la piazza senza coinvolgerci"

Scene da Peppone e Don Camillo in piazza Due Giugno, a Livorno, dove questa mattina di venerdì 1 novembre è andata in scena la protesta dei residenti che lamentano la mancanza di parcheggi da quando è stata riqualificata la piazza con una nuova pavimentazione e un arredo urbano completato dalla statua di San Giuseppe. Accuse al parroco, Don Marcio Farias, e all'amministrazione comunale, attuale e precedente, che avrebbero portato avanti il progetto senza alcun processo partecipativo dei residenti. "Ci hanno tolto i posti auto senza interpellarci - commentano - tutto questo perché il prete voleva allargare il sagrato della chiesa. E ora è lui che chiama i vigili per farci fare le multe". Nessuna dichiarazione a riguardo da parte di Don Marcio Farias, difeso dai parrocchiani e da quei residenti che, invece, trovano la piazza decisamente migliorata dopo i lavori. Dall'altra parte, la protesta con tanto di striscioni: "40 posti auto per l'altare, ora preghiamo per parcheggiare" e "Viva San Giuseppe, fai festa alle 5 e parcheggi alle 7". Per evitare ulteriori polemiche, la cerimonia pubblica di benedizione della statua è stata intanto annullata, anche se sarebbe comunque avvenuta nelle primissime ore del mattino.

Piazza Due Giugno, la protesta dei residenti

Bottai: "Privatizzata una piazza per mettere una statua religiosa""

Tra i residenti arrabbiati, anche il segretario del Partito comunista, Lenny Bottai: "Questa è una situazione anomala - commenta Bottai -, iniziata con la vecchia amministrazione e proseguita con quella attuale. La giunta Nogarin, per fare una marchetta elettorale a ridosso del voto, ha dato alla parrocchia la possibilità di privatizzare l'area centrale, senza avvisare nessuno. Tuttavia era stato lo stesso parroco a informare tutto il quartiere di non volere le macchine davanti alla scalinata della chiesa, dimostrandosi contrario anche ai parcheggi". "In più avrebbe voluto cambiare il nome alla piazza, chiamandola piazza San Giuseppe - continua Bottai - come se per lui il 2 giugno non contasse niente. Tutto questo in silenzio, senza la partecipazione dei residenti. E che non si usi la scusa del verde perché a pochi passi abbiamo il parco delle Mura Lorenesi che è in stato di  abbandono". 

Bottai: "I residenti girano per ore per trovare un parcheggio"

"La sera, quando la gente rientra a casa - prosegue ancora Bottai - si ha difficoltà a trovare un parcheggio e si deve girare ore per trovarne uno. Non c'è stato nessun tpo di partecipazione: solamente quando abbiamo smosso le acque, l'ex assessore all'urbanistica Alessandro Aurigi, d'accordo col prete, ha detto che avrebbero aperto un bando per l'adozione della piazza a tutte le associazioni che volevano partecipare. Il problema è che tutti sapevano già che sarebbe stata collocata la statua di San Giuseppe, anche perché il basamento era già stato fatto. Abbiamo sollevato il problema all'attuale amministrazione, ma non hanno fatto niente e hanno mandato avanti il progetto fino a questa finta adozione". "Qui si fanno le battaglie sulle spalle dei residenti - conclude Bottai - e dei piccoli commercianti che stanno lottando contro il decentramento per rimanere aperti. Si dica che sono stati spesi soldi pubblici, perché se l'attuale amministrazione ha specificato in una nota di non aver speso niente, di certo i soldi li aveva già spesi la vecchia amministrazione. Chiediamo almeno di sapere quanto è stato speso per questo progetto". 

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 I residenti contrari alla nuova piazza: "Abbellimento minimo a discapito degli abitanti"

"Sono contrario a questo progetto di piazza - aggiunge Marco, residente della zona -, l'unica cosa favorevole può essere il poco abbellimento che hanno creato, ma tutto a discapito di tutte quelle persone che abitano qui e che sono in seria difficoltà nel trovare un posteggio per le auto. Oltretutto non possiamo più parcheggiare nemmeno ai lati della chiesa, dove le macchine non darebbero noia". Durissima Katiuscia, residente in Palestro: "Potevano fare una cosa ugualmente bella pensando ai residenti e lasciando i posti auto - dice -, ne hanno tolti 35, sono tanti. Oltretutto il prete chiama i vigili, ne abbiamo le prove, per far portar via le macchine. Assurdo poi che per riaverla servano 250 euro, un problema per chi usa l'auto per andare a lavoro e magari non ha i soldi per ritirarla dal deposito una volta che viene portata via dal carro attrezzi".

"Hanno levato i diritti ai cittadini, qui si espone un simbolo religioso fuori dalla chiesa nel mezzo a una piazza sottolinea   Gianluca, anche lui residente in via Palestro -. Non mi sembra regolare che la statua di San Giuseppe sia stata esposta così, soprattutto nei confornti delle altre comunità religiose che esistono in città. Potevano sfruttarla meglio, ampliando l'area giochi per i bambini, o trovando altre soluzioni, ma tutto questo nel rispetto della collettività e non nel bene di una singola persona, Don Marcio Farias, che non ci ha mai coinvolto come residenti".

...e quelli favorevoli: "Ha un altro aspetto, riqualificata e non più abbandonata"

"Capisco il problema dei posti auto - commenta Francesco da via Palestro -. Io devo essere onesta: ho un garage e quindi non ho questo problema, ma va detto che la piazza così ha tutto un altro aspetto". "Ora che è stata riqualificata - aggiunge Stefano - la piazza ha un aspetto migliore ed è più curata. Non capisco come mai la statua di San Giuseppe abbia smosso tutta questa confusione, non ci vedo niente di strano". 

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