rotate-mobile
Cronaca Centro / Piazza del Municipio

Sgomberi, protesta sotto il Comune: "La povertà non è una colpa"

La manifestazione è stata organizzata da Asia-Usb Livorno: "Preoccupati per il futuro di numerose famiglie"

"La povertà non è una colpa, nessuno sgombero senza soluzione", questo lo striscione esposto sotto al comune di Livorno a firma Asia-Usb Livorno. Un centinaio di persone, appartenenti alle strutture occupate, si sono radunate sotto al comune per protestare contro i possibili sgomberi. "Nelle ultime settimane giungono segnali preoccupanti per quanto riguarda il futuro delle numerose famiglie in difficoltà economica – si legge nella nota di Asia-Usb - che hanno trovato rifugio in alcuni edifici abbandonati nella nostra città. Persone che non hanno occupato immobili gestiti dall'Erp (non alloggi popolari) e che quindi non hanno tolto alcun alcun diritto ad altri attualmente in attesa di assegnazione. Famiglie che si sono organizzate in comitati, che curano il rapporto con il quartiere in cui vivono e che si sono date delle regole di convivenza. Ed è proprio su questo punto che salta all'occhio la prima "contraddizione". Non saremo di certo noi ad invocare sgomberi e repressione, ma dopo che sono state riempite decine e decine di pagine di giornale in merito al degrado e alla pericolosità del palazzo del Picchetto adesso si prospetta un intervento di forza in altre strutture su cui da anni vi è un lavoro serio e costante affinchè si possa giungere ad una soluzione dignitosa per tutte le famiglie. Sarebbe ovviamente un chiaro segnale politico. Il problema non sono tanto le occupazioni in quanto tali ma il percorso politico e sindacale intrapreso dalle famiglie in difficoltà economica. In questi ultimi giorni si stanno svolgendo numerosi "sopralluoghi" tecnici all'interno della Torre della Cigna. Mentre sul fronte giudiziario il giudice ha chiesto l'archiviazione del procedimento penale a carico degli occupanti, in quanto risultano in "stato di necessità" su altri fronti si lavora evidentemente ad altre soluzioni. Vogliamo essere chiari. Rivendichiamo il percorso positivo che abbiamo intrapreso con il Comune e l'ufficio casa, un dialogo che ha portato a decine di assegnazioni in emergenza abitativa per altrettante famiglie che avevano tutti i requisiti per ottenerle. Ma di fronte a qualsiasi azione di forza siamo pronti a reagire con determinazione. Un epilogo del genere sarebbe un attacco frontale non solo nei confronti di tutte le persone che oggi si trovano a vivere in condizioni precarie a causa della perdita del lavoro e alla mancanza di un reddito dignitoso, ma anche nei confronti di tutti quei soggetti che hanno creduto e lavorato in questi anni per affrontare l'enorme emergenza abitativa che caratterizza la nostra città, con intelligenza e serietà”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sgomberi, protesta sotto il Comune: "La povertà non è una colpa"

LivornoToday è in caricamento