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Cronaca

Assunzioni Aamps, l'affondo di Rifiuti Zero: "Organico ingrossato a carico dei cittadini e senza prove di concorso"

Il coordinamento che racchiude decine di associazioni interviene dopo l'internalizzazione dei quasi 90 dipendenti provenienti da Avr

Fa ancora discutere l'operazione completata nei giorni scorsi che ha visto l'internalizzazione in Aamps di quasi novanta persone provenienti dalla ditta Avr, la società che aveva in appalto il servizio di spazzamento delle strade di Livorno. Il coordinamento Rifiuti Zero, che accoglie all'interno decine di associazioni ambientaliste, oltre a giudicare "spericolata" l'operazione in sé, sottolinea che "quasi 90 persone sono state assunte con un bando totalmente privo di prove d'esame per chi proveniva da quella società privata, con un meccanismo di punteggi che esentava dallo stesso svolgimento di qualsiasi prova di concorso solo chi aveva esperienza nello spazzamento a Livorno, cioè solo i dipendenti dell'azienda privata".

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Secondo quanto evidenziato dal coordinamento infatti "solo 4 persone, stando alle dichiarazioni di Aamps, sono state assunte e non provengono da Avr, forse perché - ipotizzano - il numero degli ex dipendenti dell'azienda di spazzamento era inferiore al numero di assunzioni programmato in Aamps". Per Rifiuti Zero a fare impressione è il fatto che Comune e Aamps "abbiamo festeggiato tale infornata di assunzioni a carico dei cttadini dopo aver ammesso più volte che tale operazione andrà a pesare sui conti e quindi sulla Tari per circa 1,5 milioni e mezzo di euro in più all'anno". Ed è qui che ricordano come fu la stessa Aamps a denunciare che nel piano di concordato c'era "una situazione di sovradimensionamento del personale, una delle principali cause del dissesto finanziario". Circostanza che venne affrontata, secondo il coordinamento, "con un salasso per i cittadini che si videro aumentare la Tari del 15%".

Rifiuti Zero: "Con 421 dipendenti fissi Aamps toccherà nuovi record di spesa da ripianare con le bollette della Tari"

Poi i numeri dei dipendenti: "Se prima del concordato Aamps aveva 280 dipendenti al costo di 13 milioni di euro all'anno alla fine l'azienda contava 328 dipendenti al costo di 16 milioni di euro all'anno. Con le nuove assunzioni - incalzano - Aamps arriverà a toccare quota 421 dipendenti fissi, toccando nuovi record di spesa da ripianare con le bollette Tari". "Eppure - ribadiscono -, a fronte di un tale esercito di addetti, Aamps si è classificata ultima tra le aziende del gruppo Retiambiente nell'indagine sulla soddisfazione degli utenti per la qualità del servizio, oltre ad essere ultima anche per quanto riguarda la raccolta differenziata".

Per Rifiuti Zero un'altra circostanza "incredibile" è rappresentata dal tentativo di Aamps "di giustificare la proroga di attività dell'inceneritore come strumento per accumulare denaro utile a sopportare il peso finanziario di queste assunzioni". "Ma il picco di ricavi - puntualizzano - è durato poche settimane, con l'inceneritore che ha immediatamente ricominciato a produrre colossali perdite". "Visto che si procede ad ingrossare a dismisura l'organico aziendale senza effettuare prove di concorso - conclude il coordinamento -, in pratica assorbendo in blocco i dipendenti di un'azienda privata in spregio ai più elementari principi di tutela del servizio pubblico e delle casse erariali, ci sembra difficile ipotizzare che Aamps abbia ricevuto un sostanziale 'via libera' dalla magistratura contabile e dagli organi di controllo, perciò è necessario che la città venga messa al corrente dal sindaco e dai vertici Aamps degli sviluppi di tale inchiesta, sulla quale è calato il silenzio totale da oltre 5 mesi".

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