rotate-mobile
Cronaca Centro / Via Grande

Il 2 aprile sciopero del personale di nidi e scuole d'infanzia comunali

Braccia incrociate dei lavoratori che organizzeranno un presidio in piazza Grande e poi si sposteranno sotto palazzo civico

È stato revocato lo sciopero indetto per martedì 2 aprile da Fp-Cgil, Nidil-Cgil, Uil-Fpl e Uiltemp che avrebbe visto incrociare le braccia il personale dei nidi e delle scuole d'infanzia del comune di Livorno. La decisione dopo l'intesa trovata tra l'amministrazione comunale e i sindacati, con i rappresentanti delle rispettive sigle che hanno incontrato la vicesindaco Stella Sorgente. Scuole d'infanzia e nidi, dunque, martedì 2 aprile rimarranno aperti.

Queste le ragioni che avevano spinto i sindacati allo sciopero (articolo 1 aprile ore 10.30, ndr)

"I servizi educativi comunali - spiegano dai sindacati - sono già da ora a rischio funzionamento: lottiamo insieme per difenderli. Le scuole comunali vanno avanti ormai grazie al sacrificio delle educatrici e insegnanti che si impegnano a garantire i servizi pur essendo sotto organico ricorrendo spesso allo straordinario. Servono assunzioni sia per il nido che per la scuola d'infanzia: i posti vacanti nell'organico sono 21 ma questi vengono coperti attraverso il lavoro somministrato che dovrebbe invece garantire solo le sostituzioni. Senza contare che il budget dell'appalto della somministrazione è già finito da almeno due mesi: il risultato è che non vengono effettuate le sostituzioni del personale in malattia, in aspettativa o sotto infortunio nemmeno dopo 30 giorni di assenza. Esiste solo un minuscolo "pacchetto orario" gestito direttamente dai gruppi di lavoro delle strutture che centellinano le ore da sostituire per evitare di finire sotto il "parametro di sicurezza" (1 insegnante ogni 25 bambini per la scuola materna e 1 educatrice ogni 8 bambini per il nido)". 

Quello che chiedono i sindacati è semplice: "Vogliamo il rinnovo dell'appalto della somministrazione con un budget sufficiente a garantire le sostituzioni. Inaccettabile poi che l'orario non frontale (ossia quello dedicato a formazione, documentazione e programmazione) sia salito da 120 a 190 ore: auspichiamo che si arrivi a 150 ore. Gli stessi percorsi di formazione presentano evidenti criticità. Queste sono solo alcune delle motivazioni che ci spingono a scioperare. I servizi educativi comunali sono il mattone fondamentale della comunità. Serve più cura e attenzione per un settore da tempo in difficoltà sia dal punto di vista strutturale che gestionale. Fino a oggi il Comune è rimasto sordo alle nostre richieste: la protesta in piazza non è più rinviabile. Tutta la cittadinanza è invitata". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il 2 aprile sciopero del personale di nidi e scuole d'infanzia comunali

LivornoToday è in caricamento