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Sgombero Torre della Cigna, rinvio al 31 gennaio 2020. Asia Usb: "Preoccupazioni restano"

Presidio davanti alla struttura occupata, l'ufficiale giudiziario rimanda ad anno nuovo la liberazione dell'immobile. Ma il sindacato non canta vittoria: "Il futuro resta incerto"

Più di cento persone hanno dato vita al presidio sotto la torre della Cigna per dire no allo sgombero della struttura, ordinato lo scorso luglio da una prima sentenza del tribunale di Livorno e atteso giovedì 12 dicembre con l'arrivo dell'ufficiale giudiziario. Una situazione drammatica, di indubbia illegalità, e che il Comune ha più volte sostenuto di non poter gestire nell'immediato, chiedendo tempo per trovare una soluzione, di comune accordo con la proprietà, per sistemare le oltre 100 persone che vivono all'interno. Ebbene, davanti a molte persone venute anche da fuori città per dare sostegno agli occupanti, l'ufficiale giudiziario si è sì presentato all'appuntamento ma, dopo un fitto dialogo con il sindacato Asia Usb, è stato decretato un nuovo sopralluogo già fissato per il 31 gennaio 2020. Una piccola vittoria per il sindacato e per l'amministrazione comunale che, tuttavia, non lascia dormire sogni tranquilli. 

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Torre della Cigna, Raspanti: "Nessuno sgombero nel giro di un anno"

Asia Usb: "Rinvio molto breve, restano le preoccupazioni"

"Questa mattina (giovedì 12 dicembre, ndr) erano presenti oltre un centinaio di attivisti e attiviste appartenenti al nostro sindcato - spiegano da Asia Usb -, militanti di diversi soggetti politici sia di movimento che di partito. Sono intervenute anche delegazioni provenienti da Firenze e da Massa che ringraziamo per la solidarietà. Abbiamo ottenuto un primo rinvio al 31 gennaio 2020. Un rinvio molto breve che rischia di alimentare ulteriormente le preoccupazioni espresse in comunicati precedenti. Ricordiamo che all'interno della Torre della Cigna vivono ancora circa 110 persone, compresi numerosi minori e anziani e che al momento, oltre alle varie promesse, non hanno ancora nessuna certezza di ottenere delle sistemazioni dignitose. Sistemazioni di cui hanno assolutamente diritto in quanto in possesso dei requisiti di legge. Stiamo parlando di nuclei familiari che hanno subito uno sfratto per morosità incolpevole a causa della perdita del posto di lavoro". 

torre della cigna  (4)-2"Futuro incerto per gli occupanti, aspettiamo il tavolo richiesto"

"Le trattative con i vari soggetti coinvolti sono ancora aperte - proseguono dal sindacato - ma a seguito dell'incontro che abbiamo avuto un paio di settimane fa con la vice prefetto, il tavolo che avevamo richiesto tra i rappresentanti del sindacato, prefettura, proprietà e Comune non è stato ancora convocato. Quindi di fatto ancora non ci sono garanzie certe sul futuro della torre nel caso in cui lo sgombero venga effettivamente portato a termine. Ribadiamo ancora una volta che qualsiasi intervento di forza sarebbe assolutamente inutile oltre che dannoso sia per gli occupanti ma anche per la città e per tutto il percorso di dialogo e confronto che è andato avanti ormai da anni". Asia Usb ha dato appuntamento al 31 gennaio 2020 per un nuovo presidio, con la speranza di sapere prima di quella data la decisione del giudice circa l'effettiva sussistenza delle ragioni urgenti di sicurezza che hanno giustificato la prima ordinanza di sgombero.  
 

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