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Cronaca

Bud Spencer, l'autore della statua: "Trasloco deciso dal Comune, il salmastro non c'entra"

Intervista a Fabrizio Galli, il carrista viareggino che ha realizzato la scultura: "Là non piaceva, per questo l'hanno tolta. Potevano almeno aspettare il 31 ottobre, 90esimo anniversario della nascita di Carlo"

"La storia del salmastro è soltanto una scusa: la statua verrà collocata in un altro luogo perché questa è la volontà della nuova amministrazione comunale. Evidentemente a qualcuno non piaceva dove era stata messa". A parlare è Fabrizio Galli (nella foto sotto tratta dal suo profilo Facebook, ndr), 57enne carrista viareggino, autore della statua di Bud Spencer che lunedì 21 ottobre è stata rimossa dai tecnici del Comune per consentire alcuni interventi di restauro necessari ed urgenti a causa dei danneggiamenti dovuti, secondo l'amministrazione, all'esposizione dell'opera di fronte al mare. "La statua rimarrà nel magazzino il tempo necessario per stabilire una nuova collocazione più consona al materiale con cui è stata costruita", si era inoltre fatto sapere da palazzo civico, garantendo come la decisione fosse stata presa di comune accordo con l'autore e dopo aver informato i familiari di Carlo Pedersoli, vero nome di Bud Spencer.

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Galli: "La collocazione della statua non piaceva alla nuova amministrazione"

Ma a smentire la versione del Comune è lo stesso Galli che in un'intervista rilasciata a LivornoToday non nega una certa amarezza per la gestione dell'intera vicenda. "Mi dispiace che possa essere intaccata la mia professionalità - spiega Galli - dicendo che la statua si è deteriorata a causa della prossimità col mare. La scultura è armata in acciaio e ricoperta in vetroresina, gli agenti atmosferici potrebbero soltanto far perdere un po' di lucentezza ai colori, niente più. Ho realizzato la statua del Burlamacco che è in piazza Mazzini, a Viareggio, da 15 anni e non è successo niente. Il vero motivo per cui è stata rimossa quella di Bud Spencer è che là non piaceva alla nuova amministrazione".

"Non è un'opera d'arte, ma un modo leggere per essere vicini al 'suo' essere attore"

Questione di gusti che hanno diviso anche i livornesi tra denigratori ed estimatori dell'opera. "Ho letto tanti commenti - dice Galli - e devo dire che alcuni sono anche divertenti, mentre altri sono soltanto cattiverie gratuite. Va anche detto che l'intento non era creare un'opera d'arte, altrimenti sarebbe stato fatto un altro tipo di lavoro, magari utilizzando il bronzo. Questa statua è soltanto un modo leggero per essere più vicini al suo essere attore, e i tanti selfie che vedo sui social network dimostrano che in fondo è stata apprezzata".

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L'opera come attrattiva turistica tra selfie e pellegrinaggi anche dalla Germania

Anche troppo, considerato che i piccoli danneggiamenti sarebbero dovuti proprio all'eccessivo attaccamento di chi, per scattarsi una foto ricordo, non si è preoccupato dell'integrità della statua, montandoci sopra o simulando incontri di boxe. "Potrebbe essere quello il motivo, ho visto alcune foto recenti e mi sembra però che ci siano soltanto piccole sciupature - chiarisce Galli -. D'altronde la statua è stata posizionata così, spalle al mare, proprio per consentire di fotografarsi con uno sfondo incantevole. Insomma, è diventata una vera e propria attrattiva turistica. Pensi che dalla Germania un gruppo di fan di Bud Spencer aveva organizzato un viaggio in Italia per visitare tutti i luoghi del compianto attore e tra questi c'era anche Livorno. Peccato non trovino più la statua, di certo prima di toglierla si poteva aspettare magari il 31 ottobre, 90esimo anniversario della nascita di Pedersoli".

Il nuovo collocamento e la statua che non risulta agli atti del Comune

Una statua che, al momento, non ha ancora una nuova collocazione. "Dopo aver appreso la notizia ho contattato l'amministrazione - precisa Galli - ma non sono certo in grado di poter suggerire in quale zona della città possa essere ricollocata. Mi auguro che della questione se ne discuta anche con i familiari, sarebbe corretto condividere con loro la prossima destinazione". Intanto, però, dovrà essere chiarito l'aspetto amministrativo che ruota intorno alla statua. Realizzata da Fabrizio Galli su commissione di Riccardo Minetti, l'opera sarebbe stata donata da quest'ultimo al Comune di Livorno sotto l'amministrazione Nogarin. Ad accertare tutto questo, tuttavia, non ci sarebbe niente di documentato, per quanto dalla nuova amministrazione non sia arrivata ancora una comunicazione ufficiale. "Io ho soltanto accettato con enorme piacere di realizzare la statua - chiude Galli - e non l'ho fatto certo per soldi. Anche perché ne ho visti soltanto una piccola parte". 

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