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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus Livorno, biliardo e Venezia in lutto per la morte di Stefano. Il ricordo degli amici: "Addio Steve, gigante buono"

L'uomo si è spento a 55 anni nel reparto di Rianimazione dell'ospedale. Originario dell'isola del Giglio, si era trasferito in città da giovane. Amante del mare e del biliardo, lascia la moglie Giusy e la figlia Tatiana

C'è chi lo ha definito "un amico", chi "un fratello", chi "una spalla su cui piangere" o chi "un gigante buono". Stefano Cavero, primo paziente livornese positivo al Coronavirus, scomparso nella mattina di ieri giovedì 26 marzo, per amici e conoscenti era tutto questo. Una persona sulla quale si poteva sempre contare, pronta ad aiutare il prossimo e benvoluta da tutti. Purtroppo l'uomo, 55enne lavoratore portuale, si è spento nel reparto di Rianimazione dell'ospedale, dove è stato ricoverato per 25 giorni, lasciando la moglie Giusy e la figlia Tatiana che mercoledì aveva festeggiato il suo 16esimo compleanno.

Originario dell'isola del Giglio, si era trasferito da giovane a Livorno, in Venezia: "Non ti potremo abbracciare fisicamente - lo ricorda il comitato di quartiere - ma lo faremo intimamente con l'anima e la preghiera". Fabrizio Cosci, il suo medico curante e una delle ultime persone a vederlo, ancora non ci crede: "Sono devastato dal dolore, non riesco a trovare le parole per esprimere come mi senta". 

 

Coronavirus, il ricordo di Stefano Cavero: "Sempre pronto ad ascoltare gli altri"

Amante del mare, Cavero era un bravissimo giocatore di biliardo. Nel 2018 si era laureato per la prima volta campione italiano prima categoria di boccette con le squadre Uisp di Livorno, Pisa e Pontedera che, per raggiungere questo traguardo, avevano unito le forze. Il punto decisivo per la conquista del tricolore lo aveva firmato proprio il 55enne in coppia con Marco Stefanini di Cascina (il video postato si riferisce proprio a quel momento) che lo ha voluto ricordare così: "Mi porterò dentro il cuore i nostri segreti e pettegolezzi. Eri una spalla su cui piangere, sempre pronto ad ascoltarmi e sopportarmi. L'ultimo saluto voglio dartelo con il miracolo sportivo che abbiamo condiviso insieme vincendo il campionato". 

Stefano Cavero

"Un carattere solare e altruista da gigante buono"

Anche la Venezia si stringe attorno alla famiglia di Cavero: "Ce ne andiamo così - il ricordo del comitato Vivi la Venezia - Siamo anime in un corpo fisico, la tua è andata, si è liberata e librata così in alto. Ti abbracciamo Stefano, ti abbracciano tutte le persone che ti hanno conosciuto, con il tuo carattere solare e altruista da gigante buono. Ti abbraccia tutto il nostro gruppo del comitato di quartiere e la Venezia intera. Per nessuno di noi sarà possibile darti un saluto, fisicamente, ma lo faremo intimamente, con l'anima e la preghiera. Siamo vicini alla famiglia e ci stringiamo nel cordoglio. Ciao Stefano, sei sempre nei nostri cuori". 

Salvetti: "Oggi è un giorno triste, ci stringiamo alla sua famiglia"

Appresa la notizia, il sindaco Luca Salvetti ha voluto porgere le sue condoglianze ai familiari di Cavero: "Ho sperato che ce la facesse - le parole del primo cittadino -, ho dato sostegno ai familiari nei giorni di quarantena, ho avuto fiducia, ma Stefano Cavero, è venuto a mancare. Esprimo il mio profondo cordoglio e sento di poterlo esprimere anche a nome della città di Livorno, ai familiari di Stefano, alla moglie e alla figlia. Oggi è una giornata triste e ci stringiamo tutti, in un grande abbraccio virtuale, intorno ai familiari del defunto. Questo avvenimento tremendo non ci deve abbattere, dobbiamo resistere ed avere fiducia. Tutti insieme, rispettando le regole dei decreti del Governo, riusciremo a risollevarci". 

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