Antignano, surfisti allontanati dalla spiaggia del Sale: "Non è ancora attività consentita"

Che gestire la fase 2 fosse oggettivamente più complicato rispetto a far osservare le misure del dpcm #iorestoacasa, nessuno poteva metterlo in dubbio. Perché le possibilità di infrangere le regole - mettendo a rischio la salute di tutti, compresa la propria - aumenta e con essa la difficoltà di controllare i "furbetti - o meglio, gli "idioti" - che provano ad arginare divieti e disposizioni. Non solo: anche volendo rispettare le regole, le possibilità interpretative di alcuni punti del dpcm o delle ordinanze regionali, in alcuni casi determinate dalla poca chiarezza delle stesse, mettono a dura prova il lavoro di forze dell'ordine e amministrazioni comunali impegnate nel far osservare le norme vigenti.

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È accaduto anche stamani, domenica 3 maggio, alla spiaggia del Sale, ad Antignano, dove intorno alle 10 un gruppetto di surfisti, segnalato alla capitaneria di porto da alcuni cittadini, è stato fatto uscire dall'acqua e allontanato dalla battigia con l'ausilio delle forze dell'ordine intervenute via terra. Secondo le disposizioni contenute nell'ultimo dpcm, in parte anticipate dall'ordinanza regionale n.46, l'attività motoria è infatti sì consentita ma ancora nel rispetto di alcune regole. A partire da cosa effettivamente si possa fare: ovvero passeggiate, jogging, bicicletta e anche bagni al mare, purché non si utilizzino mezzi per spostarsi, si mantengano le giuste distanze e il tutto rientri nel percorso casa-attività motoria-casa. 

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Ma se il bagno al mare è consentito, perché non è possibile farlo, ad esempio, con una tavola da surf? A fare chiarezza è il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che già aveva spiegato nelle conferenza di ieri sulla fase 2 cosa fosse possibile effettivamente fare: "Di fronte a questa situazione - spiega Salvetti - siamo nelle condizioni di attenerci a quanto dice il presidente della Regione, Enrico Rossi. Nello specifico, riguardo all'attività motoria, è possibile uscire a piedi o in bicicletta, andare a fare una passeggiata o jogging e anche il bagno. Viceversa per quelli che sono considerati sport, come per esempio il tennis o in questo caso il surf, c'è un riferimento nel dpcm che rimanda direttamente alle federazioni. Sono loro, in base anche a quello che ha detto il Politecnico di Torino, a indicare gli atleti che possono allenarsi e come. Per il momento, dunque, anche noi ci muoviamo su questa linea".

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Discorso che, fino a poche ore fa, poteva ritenersi valido anche per la pesca, attività per la quale il sindaco aveva già chiesto un'interpretazione alla capitaneria di porto per chiarire quanto indicato nelle faq sul sito del governo. Dubbi sciolti, in giornata, dall'ultima ordinanza regionale, la numero 50, sulla gestione del territorio e di alcune attività, tra cui appunto la pesca (ma anche gli altri sport individuali), consentita in barca a livello amatoriale e sportivo seppure con le dovute limitazioni: "È consentito l'uso di imbarcazioni per attività sportiva e per la pesca amatoriale ad un massimo di due persone con rientro all'ormeggio in giornata - scrive anche il sindaco su Facebook -. Sono consentite tutte le attività necessarie a garantire la filiera della manutenzione e rimessaggio delle imbarcazioni da diporto quali ad esempio l'alaggio delle imbarcazioni o lo spostamento al cantiere all'ormeggio e viceversa".