Via Giordano Bruno, provano a entrarle in casa mentre dorme: "Il quartiere non è sicuro"

"Ho sentito dei rumori nel mezzo della notte e ho subito pensato che qualcuno volesse occupare l'appartamento accanto al mio che è disabitato. Poi invece mi sono accorta che erano alla mia porta”. Inizia così il racconto di Dunia Frilli, 48 anni residente in via Giordano Bruno, che nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 ha subito un tentativo di irruzione in casa da parte di due persone. "I rumori erano forti – prosegue Dunia – così mi sono alzata e quando ho visto che erano alla mia porta ho iniziato a urlare con tutta la voce che avevo e i malviventi sono scappati per le scale".  La donna a quel punto ha subito chiamato la polizia chiedendo un loro intervento: "Ho telefonato e mi hanno detto che avrebbero mandato una pattuglia, ho aspettato diverse ore e nessuno è arrivato. In mattinata sono andata io a fare denuncia e mi hanno detto che le volanti erano impegnate in altri interventi”.

La zona non è nuova ad occupazioni abusive come conferma la stessa Dunia: "Io quando esco la sera mi porto sempre dietro lo spray al peperoncino perché ho paura. Qui la sera c'è un via vai di spacciatori impressionante, ho paura a tornare a casa da sola”. Per la donna si tratta del secondo tentativo di irruzione nella propria abitazione: "L'anno scorso ho visto un uomo che forzava la mia cantina. Ho subito chiamato i carabinieri ma il ladro di ma sentita e così mi ha minacciato di morte con un punteruolo. Fortunatamente alcuni condomini si sono accorti della scena e mi hanno aiutata". 

Sicurezza, reati in calo: i dati del Viminale

A sostegno di Dunia, ma anche di tutti i residenti della zona, è sceso in campo Asia-Usb che da tempo segue i casi di decine di famiglie di via Giordano Bruno che, per tutelarsi, si sono costituite in un comitato. Il 23 maggio, alle 12 alla Guglia, il sindacato ha indetto una manifestazione in sostegno degli abitanti del quartiere, per denunciare nuovamente lo stato di degrado e abbandono della zona.