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Cronaca

Turismo, la protesta degli albergatori: "Tassa di soggiorno e stalli blu: siamo in ginocchio"

I titolari delle strutture ricettive della città sono contrari all'aumento di imposta che servirà a sostenere parte dei costi della mostra di Modigliani: "Non abbiamo avuto nessun ritorno economico"

Gli albergatori livornesi sono sul piede di guerra a causa dell'aumento della tassa di soggiorno, che servirà per coprire parte delle spese sostenute per finanziare la mostra di Modigliani, e che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2020. "Dopo Firenze, siamo la città toscana con la tassa più alta, ma il numero di presenze rispetto al capoluogo non è neanche paragonabile - sostengono gli albergatori di Confcommercio, che nella mattina del 20 dicembre si sono ritrovati di fronte all'hotel Granduca -. L'aumento inoltre ci è stato comunicato ufficialmente solo nei giorni scorsi e ciò vuol dire che dovremo coprire di tasca nostra la differenza di prezzo per tutte le prenotazioni che abbiamo già confermato con i prezzi della vecchia tassa". 

Le tariffe della tassa di soggiorno in Toscana-2

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Albergatori: "La mostra di Modigliani non ha portato un aumento delle presenze"

"Il turismo a Livorno vive due fasi: in estate è di transito e in inverno di business - spiega Cristiano Frauto, direttore del Max Hotel -. Questo aumento porta le aziende a voler scegliere un albergo in comuni limitrofi come Collesalvetti o Tirrenia che non hanno la tassa di soggiorno".
Le critiche vanno anche alla scelta di utilizzare l'imposta per finanziare la Mostra Modigliani: "Non siamo contrari all'esposizione, ma dobbiamo constatare che a noi non ha portato benefici - sottolinea Gianni Vignoli, presidente provinciale albergatori e titolare del Granduca -. Sarà colpa della mancata promozione, ma io dal 7 novembre ho avuto una decina di prenotazioni da parte di clienti arrivati in città appositamente per visitare la mostra". Numeri confermati anche dagli altri albergatori: "A metà febbraio, poi, la mostra verrà chiusa, ma la tassa di soggiorno rimarrà invariata per tutto l'anno - interviene Amerigo Banchellini, dell'hotel Europa - è una situazione che non siamo più in grado di sostenere".

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"Stalli blu e parcheggi a pagamenti: siamo in ginocchio"

Situazione, questa, che si va a sommare a quella ancora più pesante relativa ai parcheggi a pagamento e che riguarda soprattutto gli albergatori del centro. "Dallo scorso gennaio ci hanno tolto la possibilità di avere permessi, ovviamente a pagamento, per i posti auto da destinare ai nostri clienti - continua Vignoli -. Davanti al mio hotel ci sono soltanto stalli blu che, oltre a non garantire il parcheggio, hanno costi spropositati. Io mi sono organizzato prendendo a mie spese un garage con sei posti auto e così hanno fatto altri colleghi, come Santo Rotondo dell'hotel Città. So che questa è una decisione presa dalla vecchia amministrazione che ha firmato un accordo con Tirrenica, ma la situazione è davvero drammatica".

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Vaccaro (Lega): "Il sindaco annulli questo provvedimento"

A chiedere l'annullamento del provvedimento che aumenta per tutto il 2020 la tassa di soggiorno è anche la Lega che ha presentato una mozione. "Il timore che avevamo - scrive la capogruppo Costanza Vaccaro - sta prendendo corpo e ad essere colpiti dall'infelice aumento non saranno solo i turisti, ma soprattutto chi dovrà fermarsi a Livorno per necessità di lavoro o per motivi di giustizia. Chiediamo pertanto al sindaco Salvetti di votare a favore del primo punto del nostro atto, riconoscendo la necessità di rimuovere subito questo assurdo provvedimento". 

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