Melodika Kantoriana, al Cisternino la compagnia Dimitri Canessa
Venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, alle 19.30 alla Casa della Cultura, andrà in scena "Melodika Kantoriana" (crepino gli artisti), un progetto realizzato dalla compagnia Dimitri/Canessa.
Elisa Canessa e Federico Dimitri dirigono la classe di studenti Master dell'Accademia Svizzera di Teatro del Movimento in un percorso attorno alla figura del grande regista polacco Tadeusz Kantor. Dopo un laboratorio intensivo della durata di 15 giorni, gli studenti presentano una performance creata appositamente all'interno dei locali della Casa della Cultura / Cisternino di Città - Livorno.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra: Compagnia Dimitri/Canessa, Accademia Teatro Dimitri (CH), Comune di Livorno e Teatro Goldoni.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
Evento site specific.
direzione: Elisa Canessa e Federico Dimitri
con: Dzhuraeva Makhina, Gu Tianyu, König Paula, Larcher Lukas, Pscolkova Marketa, Prod’hom Margot, Wagner Nora, Lunque Jimenez Antonio Ramon, Moeschler Sara.
La stanza della mia infanzia
è scura, un bugigattolo ingombro.
Non è vero che la stanza dell'infanzia
nella nostra memoria
rimane soleggiata e luminosa.
E' tale soltanto
in una convenzione letteraria di maniera.
Si tratta di una stanza morta
e di morti.
Invano la metteremo a posto:
morirà sempre.
Se tuttavia ne estraessimo anche degli effimeri
frammenti
-un pezzetto di divano,
la finestra, e aldilà una strada che si perde nel fondo,
un raggio di sole sul pavimento,
i gambali gialli di mio padre,
e il pianto della mamma,
e il viso di qualcuno dall'altra parte del vetro
della finestra -
è possibile che allora cominci a delinearsi la nostra vera
stanza dell'infanzia.
Importante è la finestra!!!
Aldilà, come s'è detto, una strada si perde nel fondo
e al termine un palazzo rosa a più piani.
Da quest'angolo spariva mia madre,
quando partiva per un lungo periodo,
dietro quella svolta che era la fine del mondo.
Ecco la stanza della mia infanzia,
che rimetto sempre apposto
e continuamente muore,
insieme ai suoi inquilini, del resto.
Gli inquilini sono la mia famiglia.
Tutti ripetono all'infinito le loro attività,
come se fossero impressi su una lastra fotografica, per l'eternità
-Tedeusz Kantor
PER INFO
Cassa della Cultura-Cisternino di Città
Largo del Cisternino 13