"Sognavamo nelle notti feroci": l'orrore dei campi di sterminio attraverso i sogni dei deportati
In occasione della Giornata della Memoria, da sabato 25 a lunedì 27 gennaio, presso la Cappella Scafurno di Monterotondo, sarà visitabile l'installazione realizzata dall'associazione Effetto Collaterale con il patrocinio della Comunità Ebraica, Regione Toscana, Provincia di Livorno e Comune di Livorno dal titolo "Sognavamo nelle notti feroci". L'opera nasce da un'idea della drammaturga e regista Francesca Talozzi, e sarà visitabile da sabato 25 a lunedì 27 gennaio a Livorno presso la Cappella Scafurno, in tre diverse fasce orarie: alle 17, alle 18 e alle 19 e, per le scuole, alle 10.30, 11.30 e 12.30 di sabato 25 e lunedì 27 gennaio.
"Sognavamo nelle notti feroci" è un'architettura sonora di 17 voci costruita intorno ai frammenti di sogno di 5 deportati nei lager nazisti: Primo Levi, Anne Frank, Charlotte Delbo, la pisana Liana Millu e la livornese Frida Misul. All'interno di uno spazio pensato come un "al di là" della memoria, i visitatori ascolteranno l'orrore dei campi di sterminio attraverso le immagini, i suoni, le parole sognate dai prigionieri in quelle "notti feroci", come le ha definite Primo Levi nella poesia che apre "La Tregua": "Sognavamo nelle notti feroci / Sogni densi e violenti / Sognati con anima e corpo: tornare; mangiare; raccontare".
Un progetto che racconta con un'installazione i sogni dei deportati
"Questa installazione sonora dedicata ai sogni dei deportati nei campi di sterminio - spiega Francesca Talozzi ideatrice del progetto - nasce da tutto il lavoro che come associazione Effetto Collaterale portiamo avanti da anni sul tema della memoria e della deportazione. Leggendo le testimonianze di tanti deportati e deportate ci siamo resi conto che i sogni occupavano uno spazio importante nella narrazione della prigionia. A partire da Primo Levi, sono molti gli scritti in cui i deportati raccontano i sogni che facevano nel lager, notte dopo notte. I sogni più ricorrenti, quelli più paurosi o più belli. E in quei sogni c'è tutto. C'è innanzitutto - continua Talozzi - la vita nel lager, fatta di terrore, fame, fatica, freddo e poi la vita prima e dopo il lager, fatta di calore, cibo, amore ma anche paura, paura del ritorno, paura di non essere creduti. Come racconta Levi, in quelle "notti feroci" si sognava il vero, si sognava ciò che si viveva dall'alba al tramonto, si sognava ciò che si era stati e si era diventati ed è questo sognare il vero che ha ispirato il nostro progetto. Un vero che oggi non possiamo vedere o toccare ma che dobbiamo saper ascoltare, proprio come i sogni che si possono solo raccontare e ascoltare".
Per la realizzazione dell'installazione l'associazione Effetto Collaterale si è avvalsa della collaborazione tecnica di Domenico Marinelli e Francesco Landucci dell'associazione Percorsi Musicali.
Biglietto unico 5 euro
PER INFO
Cappella Scafurno
Osservatorio di Monterotondo - Via di Monterotondo 74
Livorno
effettocollateraleeventi@gmail.com
342.0787727