Neve, il teatro d'autore di Giovanni Betto in scena al Nuovo Teatro delle Commedie
Arriva a Livorno, al Nuovo Teatro delle Commedie, "Neve", il delicato monologo scritto e interpretato da Giovanni Betto. L'appuntamento è per il primo febbraio alle 21.30.
21 gennaio 1943. Ritirata di Russia. Neve. Nell'insensata tragicità della guerra, un uomo, poi dato per disperso, fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ma la sua scelta segnerà il destino di molti. Quest'uomo in qualche maniera ritorna a farsi "vivo" come un fantasma portato dal vento del tempo. Ma quella scelta primigenia fra vita e morte travolge prima una moglie, poi una figlia, poi un nipote. E il nipote, oggi, esige risposte, perché ha ereditato un dolore che nessuno ha saputo trattare. E allora non ci sta. Basta dolore cattivo. Ci vuole un dolore buono. Per ritualizzare il passaggio ma, soprattutto, il commiato amorevole. Ecco quindi che il nonno parla. Un monologo/dialogo che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria. Ma anche una voce alta, che tutti noi, in qualche modo nipoti, non vogliamo dimenticare. Perché la morte, vera o presunta che sia, non può togliere vita. Per questo si alza questa voce. Una voce che grida l'attaccamento alla vita, istintivo, viscerale e che ci invita a gioire, ad amare e a inseguire il nostro essere di felicità. Per scioglierla la neve. Tutta.