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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Affido familiare: requisiti e a chi rivolgersi a Livorno

Ecco come fare per prendersi temporaneamente cura di un minore proveniente da una famiglia in difficoltà

Uno dei gesti più nobili che si possa compiere è quello di prendere un bambino in affido. L'affidamento familiare è infatti un intervento temporaneo di aiuto e di sostegno a un minore proveniente da una famiglia che, per vari motivi, non è in grado di occuparsi in modo sufficiente e completo delle sue necessità. Al bambino, in questo modo, viene data l'opportunità di crescere in un ambiente adeguato, con la famiglia di origine che, nel frattempo, può risolvere le difficoltà da cui è afflitta tramite il sostegno dei servizi sociali e sanitari.

Come avere un bambino in affido

Per ottenere un affido, bisogna rivolgersi al Centro Affidi, il quale si occuperà di accompagnare l'intero percorso. Questo è costituito da diverse fasi:

  • conoscenza della famiglia disponibile all'affido;
  • abbinamento della famiglia al minore segnalato;
  • elaborazione del progetto di affido contenente obiettivi e durata;
  • monitoraggio e sostegno;
  • conclusione dell'affido.

L'obiettivo dell'intervento è ottenere un ricongiungimento finale tra il minore e la propria famiglia. Per questo, gli affidatari sono chiamati a mantenere i rapporti con il nucleo familiare di origine del bambino, consci della temporaneità dell'accoglienza.

Tipi di affidamento

Esistono due tipi di affidamento: consensuale e non consensuale.

Si ha un affidamento consensuale quando la famiglia del minore è consenziente, con i genitori che, riconosciute le loro difficoltà, accettano di comune accordo con i servizi sociali di affidare temporaneamente il proprio figlio ad un'altra famiglia. Questo viene disposto dal servizio sociale locale e reso poi esecutivo da un decreto del giudice tutelare.

Si ha un affidamento non consensuale quando la famiglia di origine non è invece consenziente. In questo caso viene disposto dal tribunale per i minorenni, il quale, al termine della durata stabilita (massimo due anni), valuta se decretarne la cessazione o il proseguimento.

Chi può essere affidatario

Per dare la propria disponibilità all'affido non esistono specifici requisiti oggettivi, come ad esempio età, reddito o stato. Possono infatti essere affidatarie sia famiglie con figli, sia coppie senza figli che persone singole.

Sono invece requisiti essenziali:

  • disponibilità a dare uno spazio nella propria vita e nella propria casa per accogliere un'altra persona;
  • disponibilità affettiva e volontà di accompagnare un minore per un determinato periodo di tempo, aiutandolo a sviluppare le sue potenzialità;
  • consapevolezza della presenza e dell'importanza della famiglia di origine del bambino.

Durata di un affido

L'affidamento familiare, come detto, è temporaneo, e ha una durata massima di due anni. Tuttavia, nel caso in cui le condizioni di difficoltà del minore e della sua famiglia d'origine dovessero permanere, l'affido può essere prorogato.

Disponibilità

Si può dare la propria disponibilità o a tempo pieno, quando il minore vive con la famiglia affidataria giorno e notte, o a tempo parziale, quando la famiglia affidataria si occupa del minore per un tempo limitato della giornata o della settimana.

Dove rivolgersi a Livorno

Centro Affidi
c/o Villa Serena, Via di Montenero 176 - 57128 Livorno
Email: centroaffidi@comune.livorno.it
Tel/fax: 0586 824068-824008

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