"Chi specula sui migranti in mare fa una politica riprovevole, sono pronto ad imbarcarmi sulla nave Mare Jonio. Salvini? dovrebbe occuparsi della criminalità, non dei migranti". Gregorio De Falco, ex comandante della capitaneria di porto di Livorno e attuale senatore del Gruppo misto dopo l'espulsione dal M5s, è tornato a parlare della sua volontà di aiutare i migranti nelle acque al largo della Libia. Lo aveva già fatto il 6 aprile quando si disse pronto a soccorrere le persone a bordo della nave ong Alan Kurdi. Lo ha ribadito, nella mattina del 10 aprile, alla trasmissione radiofonica "Uno, nessuno, 100Milan' su Radio 24. "Io salirò sicuramente sulla nave Mare Jonio - le sue parole - se ci saranno le condizioni necessarie. Non vorrei essere un passeggero zavorra, ma vorrei avere una funzione di utilità a bordo, mettendo a servizio la mia esperienza di ufficiale di Marina. Si tratta di una di quelle poche occasioni per fare qualcosa di concreto". Durante il suo intervento, De Falco ha avuto modo di commentare l'operato del vicepremier Matteo Salvini: "Non ha mai negato che la priorità sia la salvezza delle persone in mare ma chi presiede al soccorso marittimo è il ministero delle Infrastrutture. Quello dell'Interno si occupa di altro e dovrebbe pensare al contrasto della criminalità nel territorio italiano. Secondo Salvini le Ong fanno politica? Queste Ong salvano le persone in mare, la politica la fa chi su quelle persone in mare pone delle etichette". Il senatore poi chiude lanciando un'accusa a chi lo attaccherà per questa presa di posizione: "Mi diranno che prendo lo stipendio da senatore per stare in mare su una Ong? Forse mi decurteranno una parte di stipendio, ma ci sono parlamentari che vanno in giro per il mondo a fare politica e c’è gente che non va mai al Viminale".