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Elezioni comunali 2019

Alessandra Cantini porta in politica il controfemminismo senza mutande

La blogger livornese, diventata popolare dopo l'apparizione a "La Repubblica delle donne" di Chiambretti, presenta la sua lista Reazione Libertaria

Alessandra Cantini, blogger livornese ideatrice di The Venusians e autrice del libro "Sacro Maschio" con cui si fa portavoce di un controfemminismo tutto suo, è bella, giovane, parla cinque lingue, ha due lauree e un passato come attrice col regista concittadino Paolo Virzì nel film "La prima cosa bella". Considera le quote rose alla stregua di un'invalidità civile e nella guerra tra Asia Argento e Harvey Weinstein ha difeso a spada tratta il produttore americano. Non si capisce se "c'è o ci fa" ma ogni volta che appare in tv, o sui giornali, si porta dietro valanghe di polemiche e contestazioni. Provocatrice oltre ogni eccesso, più che di lei si parla delle sue mutande, quelle che non indossa (rivelazione sua a "La Repubblica delle donne" di Piero Chiambretti) o che si toglie in diretta da Giuseppe Cruciani durante ua puntata de "La Zanzara".

Dopo un esordio piuttosto tiepido in politica - nel 2015 si candida con Forza Italia per le elezioni regionali in Toscana nella circoscrizione di Livorno - ha deciso adesso di puntare a Palazzo Comunale dando vita alla lista "Reazione Libertaria",  grazie alla quale spera di provocare "e-reazioni di piacere" ed essere eletta sindaco per far tornare Livorno quel porto franco che è stata un tempo, soltanto "un po' meno aperta a tutti". Tra i punti cardine del programma, che svelerà poco per volta, c'è l'assegnazione di uno stipendio alle mamme.
"Ora mancano solo 10 donne per completare la lista e correre per le amministrative 2019 - dice Cantini rivolgendesi a "chiunque sia dotata di una vagina. Non importa che siate giovani o vecchie, belle o brutte, l'importante è avere quella cosa lì".

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