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Elezioni comunali 2019

Salvetti prepara la giunta e apre a Buongiorno Livorno: "Ma prima l'accordo politico di programma"

Il candidato sindaco del centrosinistra guarda al ballottaggio: "Riprendiamo un discorso interrotto tre mesi fa: ci sono tanti punti in comune, ma non guarderò alle percentuali"

Tre mesi scarsi. Tanto è passato dalla prima conferenza stampa di Luca Salvetti come candidato sindaco di una coalizione al tempo formata dal solo Pd e Futuro, allargata poi ad altre forze quali Mdp-Articolo Uno e la neonata lista civica Casa Livorno. Il rimpianto, già allora, era per non avere trovato una convergenza comune con Buongiorno Livorno nonostante i molti punti di contatto. Oggi martedì 28 maggio, a poche ore dalla conclusione dello spoglio delle schede che hanno indicato Salvetti e Romiti quali sfidanti al ballottaggio per l'elezione a sindaco, quel tentativo di alleanza messo in piedi in poco tempo e naufragato in molto meno prende nuovamente forma. Lo dice lo stesso Salvetti nel primo incontro post voto, rivolgendosi direttamente ai "tre livornesi su quattro che non hanno votato a destra" e aprendo a un accordo politico di programma che prevederebbe anche l'ingresso in giunta della lista rappresentata da Marco Bruciati

Il nuovo manifesto elettorale: "Per Livorno, contro le destre. Torniamo al voto"

Non un apparentamento formale, precisa però Salvetti, ma un vero e proprio "accordo di programma basato su diversi punti. E senza spartizione di poltrone perché questo fa parte della vecchia politica". "Prima di tutto voglio però ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto - dice Salvetti -, a partire dalle forze della coalizione. Con loro c'è un rapporto che va oltre le percentuali raccolte e sarà così anche se dovessimo vincere". Quelle forze, però, potrebbero non bastare per essere eletto sindaco: ecco perché Salvetti parla direttamente ai livornesi, mostrando un manifesto che non lascia spazio a interpretazioni: "Per Livorno contro le destre. Torniamo al voto". "In questi giorni andremo in 30 piazze, proporremo sette bozze di delibera - continua Salvetti - e chiederemo il voto a 3 cittadini su 4 che non hanno votato a destra". Inclusi i Cinquestelle, nonostante la chiusura di Stella Sorgente precluda qualsiasi tipo di accordo.

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Salvetti: "Chiediamo a BL un impegno nel governo della città"

La via percorribile, invece, è proprio quella con Buongiorno Livorno. "Ho già sentito Vitulano, Moggia, La Comba e parlato con Marco (Bruciati, ndr): con lui ci troveremo nei prossimi giorni - dice Salvetti -. L'accordo politico deve essere serio, basato su punti programmatici forti. Se sono favorevole a un ingresso di BL nel governo della città? Assolutamente sì. È proprio questo che stiamo chiedendo: un impegno di governo, una assunzione di responsabilità".

Bruciati, dunque, assessore alla cultura? "Non trattiamo certo su questo, i nomi della giunta li faremo il 10 giugno - risponde Salvetti -, ma la spartizione di poltrone e i partiti che vengono a chiedere il conto è roba da vecchia politica. Se fosse ancora così non sarei stato qui, non avrebbero scelto me come candidato. E io non userò il bilancino per pesare le percentuali: la giunta sarà composta da persone che abbiano esperienza amministrativa e di gestione, profili competenti che possano mettere la propra esperienza al servizio della città".

"Nogarin parla di mediocrità? Sprezzante e altezzoso come la sua amministrazione"

In ultimo due battute sul sindaco uscente Filippo Nogarin, che in Salvetti e Romiti vede una sfida tra due mediocri più o meno grandi. "Io ho sempre avuto grande rispetto per le istituzioni - conclude Salvetti -, per me sono sacre. Viceversa mi sembra che il sindaco uscente abbia usato toni sprezzanti, altezzosi, che rispecchiano questi cinque anni di amministrazione. Toni, però, che non mi pare siano stati vincenti".

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