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Boxe, grande successo per il secondo trofeo Mario Sitri: Ghaith Weslati vince l'International Contest

Il pugile è stato premiato dal sindaco Salvetti con una copia delle leggi livornine

Grande successo per il secondo trofeo Mario Sitri, che si è svolto al Palacosmelli venerdì scorso, e che ha visto il tunisino, ormai livornese d'azione, Ghaith Weslati, vincere l'International Contest contro il georgiano Tatìshvili Bukhut. Una kermesse pugilistica che ha preso il via con una prima parte tutta dedicati ai più giovani: tra questi hanno brillato sicuramente Raul Fortunato, figlio d'arte allenato dal maestro Ivo Fancelli, che ha prevalso su Nicolò Battaglia della boxe Pulimeno. Quindi i due campioncini, Ponzolini e Behaj, guidati rispettivamente dagli ex campioni Bottai e Tassi, premiati come miglior incontro giovanile della serata che si sono suddivisi la posta in palio. Hanno vinto sempre per la Fortitude anche Caponi e Aiello. Tra i senior invece battuta d'arresto per Franchi e Mambrini, incappati in alcuni zelanti richiami dell'arbitro. Un altro pari ha segnato la contesissima sfida tra Gentili e Greco.

La serata è poi andata avanti con il match clou dilettantistico, che ha visto Alessio Sitri, nipote del compianto Mario, prevalere sul pistoiese Bechir, grazie alla sua mossa aggressiva, in un incontro che è stato poi premiato come miglior match della serata. Poi ecco il tanto atteso International Contest per professionisti, previsto sulle sei riprese tra il tunisino Weslati, idolo di casa, e l'ostico pugile georgiano Bukhuti. Sei riprese a viso aperto che hanno visto prevalere il pugile della Fortitude anche grazie ad un atterraggio nella seconda ripresa, ma che non ha assolutamente fiaccato Bukhuti.

Al termine della serata, il sindaco Luca Salvetti, è salito sul ring per consegnare a Weslati una copia delle leggi livornine, in quanto esempio di integrazione. Il giovane pugile, fuggito dal ritiro della nazionale tunisina di boxe in visita in Italia, si era ritrovato clandestino e perso, quando è stato accolto e riportato sulla retta via da Lenny Bottai e più in generale dalla palestra Fortitude. L'atleta è stato regolarizzato e trasformato oggi in un professionista che, oltre a lavorare in cantiere, ambisce a titoli nazionali ed internazionali. 

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