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Judo, Lubrano conquista il 6° Dan: "Traguardo che inseguivo da anni"

Il livornese ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dopo aver superato brillantemente gli esami ad Ostia lo scorso 17 novembre: "È il coronamento di un percorso iniziato fin dall'infanzia"

Prestigioso traguardo, quello raggiunto da Valter Lubrano. Il livornese, nella giornata di domenica 17 novembre, ha conquistato il 6° Dan al termine degli esami di graduazione nazionali che si sono tenuti al palazzetto olimpico "Matteo Pellicone" di Ostia. Un risultato straordinario, se si considera che Lubrano, che aveva conseguito il 5° DAN nel 2015, è stato l'unico toscano valutato come idoneo al passaggio di grado. L'esperto atleta, accompagnato dal maestro Marco Griselli, ha esibito tecniche di seoi-nage ed ha eseguito il Kodokan Goshin Jitzu. La commissione esaminatrice ha inoltre richiesto a Lubrano altre tecniche di nage waza e l'esecuzione di osaekomi waza shime waza e kansetsu waza.

Lubrano: "Soddisfazione enorme, da anni inseguivo questo traguardo"

Un obiettivo al quale Lubrano ambiva da anni, come da lui stesso ammesso alla redazione di LivornoToday.

Valter, partiamo dalle sue emozioni: quanto è grande la soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato?

"È un traguardo che inseguivo da qualche anno e devo ammettere che non è stato semplice arrivarci. La commissione era molto severa e prima di arrivare a questa tappa sono dovuto entrare in graduatoria attraverso un concorso pubblico per titoli. Fino all'ultimo è stato un punto interrogativo, ma poi con impegno e forza di volontà sono riuscito nel mio scopo. Per chi, come me, fa questo sport fin dall'infanzia è un traguardo importante".

Un esame particolarmente impegnativo, visto che lei è stato l'unico toscano a risultare idoneo.

"Sì esatto, l'esame è stato tosto. In totale eravamo 27 candidati provenienti da tutta Italia ed almeno dieci non hanno passato la prova. Io ho avuto la fortuna ed il piacere di prepararmi insieme al mio amico Marco Griselli: con lui ho fatto tutto il percorso sia agonistico che tecnico fin dagli anni '70, quando ho iniziato a fare questo sport. Il bello di questa disciplina è che si creano dei legami che vanno oltre l'attività sportiva. Io adesso ad esempio seguo un campione toscano, che qualche anno fa è arrivato quinto ai campionati italiani. Quello che dispiace è vedere che alcuni ragazzi, una volta raggiunti certi livelli, si rivolgono ad altri sport maggiormente popolari, che però sono più scorretti per quanto riguarda alcuni valori".

Il judo è una disciplina che si fonda proprio sul rispetto degli avversari: quanto conta l'insegnamento di certi valori in questo sport?

"È fondamentale, noi proprio per questo vogliamo divulgare questa disciplina il più possibile. Spesso i ragazzi di oggi hanno perso valori come il rispetto per gli altri o per l'ambiente: basta fare un giro per le strade per rendersene conto. Noi vogliamo invece trasmettere la giusta mentalità, ponendo alla base di tutto il rispetto. Il judo è l'unica arte marziale approfondita, che non utilizza tecniche pericolose: è un'attività che trasmette disciplina, costituendo un importante attività formativa per i ragazzi ed i bambini".

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