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Danza sportiva, Lorenzo Martelli è campione d'Europa: "Pazzesco, ancora quasi non ci credo"

Il livornese classe 1999, già vincitore di numerosi titoli italiani, ha conquistato un doppio oro nel Popping: "Felice e orgoglioso, ora voglio i Mondiali"

Lorenzo Martelli è campione d'Europa. Il livornese classe 1999, che in bacheca può vantare già numerosi titoli italiani, ha conquistato un doppio oro agli Europei di danza sportiva che si sono tenuti a Skopje, in Macedonia del Nord, dal 6 al 9 giugno. Il ballerino ha infatti sbaragliato la concorrenza nel Popping sia nel Solo, in cui ha avuto la meglio sul polacco Wiktor Adamski, che nel Duo, dove ha trionfato insieme al lucchese Samuele Ricci, anch'egli atleta, come Martelli, dell'Academy of Excellence. Un successo che permette al figlio d'arte (Lorenzo è figlio di Mauro Martelli, recordman di indoor rowing, ndr) di compiere un ulteriore salto di qualità dopo l'argento conquistato lo scorso anno, sempre a Skopje, nella categoria Hip Hop. 

Ciao Lorenzo. Sei campione d'Europa: quali emozioni provi in questo momento?
"Ancora, devo dire la verità, faccio un po' di fatica a realizzare il tutto. È qualcosa di incredibile. Diventare campione d'Europa era uno dei miei obiettivi e non posso ovviamente che essere felice e orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo".

È un risultato che ti aspettavi?
"Fino a due settimane fa ti avrei detto di no, ero in un momento di down fisico e mentale dovuto alla stanchezza dei vari impegni avuti in stagione. Negli ultimi quattordici giorni, invece, sono riuscito a recuperare la giusta condizione. Nell'hip hop, nella prima giornata di gara, non sono riuscito ad andare oltre i quarti di finale, poi il giorno dopo, quando era in programma il popping, sono entrato con una convinzione diversa". 

Hai portato a casa il titolo sia nel Solo che nel Duo: quale delle due gare è stata più complicata?
"Il Solo è sempre un'incognita, dato che entrano in gioco tante componenti come la musica, il momento ed il parere dei giudici. Nel Duo ci eravamo preparati bene: l'esibizione l'avevamo già studiata per i campionati italiani, senza però poi riuscire a portarla in gara a causa di alcuni problemi di salute di Samuele. Ci siamo poi ritrovati in poco tempo, ma abbiamo visto subito che funzionava: il numero era bello e intenso. Poi ovviamente non sai mai quello che portano in gara gli avversari, ma ero sicuro che avremmo potuto farcela".

Chi ti senti di ringraziare per questo traguardo?
"I ringraziamenti sono per tutti i miei amici, per la mia fidanzata, per la mia scuola e per gli insegnanti. Una dedica speciale, poi, va a mio babbo, mia mamma, mia nonna e mio nonno, che sono il centro del mio essere".

Per chiudere, prima parlavi di obiettivi: i prossimi quali sono?
"Ora, nell'immediato, il prossimo obiettivo è il Mondiale. Se poi un domani ci fosse l'apertura per poter partecipare alle Olimpiadi, beh, sarebbe ovviamente bellissimo".

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