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Allegri, addio alla Juventus tra ippodromo, gabbione e 5 e 5

Il bilancio dell'ormai ex tecnico, dopo cinque anni sulla panchina della Juve, accostato alla sua Livorno: "Ho vinto 5 scudetti in 5 anni, come la torta col pan francese che si mangia da noi"

C'è tanta Livorno nella conferenza stampa di addio alla Juventus di Massimiliano Allegri. L'ormai ex allenatore bianconero, visibilmente emozionato, ha ripercorso cinque anni sulla panchina più titolata del calcio italiano senza dimenticare le proprie passioni ("quando sono arrivato qui ero contento perché vicino c'era l'ippodromo") e le proprie origini. Anzi, il Max pluriscudettato ha fatto riferimento a Livorno proprio per difendere alcuni concetti chiave della sua filosofia calcistica.

Allegri lascia la Juventus: tifosi divisi sui social

Come quando, spesso attaccato per aver sì vinto tanto ma senza offrire un bel gioco, è stato costretto ad allontanare le polemiche di tifosi e opinionisti: "Quest'anno abbiamo centrato gli obiettivi, conquistando campionato e Supercoppa - ha detto Allegri -. Le valutazioni sul gioco dipendono dal risultato: le partite di calcio sono strategia ed è impossibile giocare sempre bene. A farti vincere lo scudetto sono quelle gare in cui porti a casa punti giocando male".

Allegri: "Il bel gioco? Nel gabbione vincevo sempre"

"Quando allenavo il Cagliari - ha proseguito l'allenatore livornese - nelle prime cinque partite ho fatto zero punti: si diceva che giocavo bene, ma non vincevo. Cosa significa quindi giocar bene? Io ancora non l’ho capito. Nella vita ci sono le categorie: ci sono allenatori che vincono ed altri che non vincono mai. Nel gabbione a Livorno i tornei li vincevo tutti, ne ho perso solo uno: ci sarà stato un motivo. Ormai non c’è più mestiere, solo teoria".  

"Cinque campionato e cinque scudetti. Come il nostro 5 e 5"

Ringraziati parenti e amici che gli sono sempre stati vicino ("adesso avrò un po' più di tempo da dedicare a questa banda di scellerati"), Allegri ha quindi chiuso la conferenza stampa ricordando i cinque scudetti vinti in cinque anni: "Giorgio (Chiellini, ndr) che è livornese come me può capire meglio di altri. Da noi a Livorno si mangia il 5 e 5, che sarebbe la torta di ceci col pan francese. Ecco, cinque campionati e cinque scudetti, come il 5 e 5 appunto che si mangia a Livorno. Quindi non posso che essere contento ed emozionato".

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