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Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Allegri premiato a Livorno: "Innamorato della città, il mare un richiamo irresistibile"

Il tecnico ha ricevuto una pergamena dal sindaco Luca Salvetti come riconoscimento per la sua brillante carriera: "Grande emozione, torno qua appena posso"

Quello di Massimiliano Allegri (nelle foto Lanari), ex tecnico della Juventus, è uno dei nomi livornesi più noti nel mondo sportivo. Grazie ai suoi ultimi cinque scudetti vinti con i bianconeri, ai quali si aggiunge quello conquistato sulla panchina del Milan, l'ex centrocampista si è affermato sul panorama internazionale come uno degli allenatori maggiormente ambiti dai più grandi club europei. Ma lui, cresciuto nel quartiere di Coteto, non ha mai dimenticato le sue origini e la sua città, ricordata più volte nel corso di interviste e conferenze stampa. Ed è anche per questo che il sindaco Luca Salvetti, nella giornata di venerdì 19 luglio, ha deciso di omaggiare Allegri con una speciale pergamena, a riconoscimento di una carriera costellata di successi. Alla cerimonia presente anche il delegato provinciale del Coni Gianni Giannone.

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Allegri: "Legatissimo a Livorno, non resisto al richiamo del mare"

Allegri, al quale è stato consegnato anche un gagliardetto del Livorno calcio ed un libro sulla storia della squadra amaranto, non ha nascosto la propria emozione: "Per me è un onore e ringrazio Luca per questo riconoscimento – ha subito dichiarato -. Questo per me è un momento importante, perché sono livornese e perché sono molto legato alla mia città. Dopo diciotto anni da giocatore e sedici da allenatore – ha proseguito – mi sono preso un po' di tempo per me, anche per stare nella mia Livorno. Per lavoro vivo fuori, ma appena posso torno qua: non resisto al richiamo del mare, che per me è sinonimo di libertà. Qui poi abbiamo una grande tradizione sportiva e dobbiamo continuare a portarla avanti: ho visto che ci sono molti impianti nei quali poter lavorare bene. Dobbiamo portare via i ragazzi dalla strada".

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Il tecnico: "Carriera incredibile, tre i momenti di svolta"

Il tecnico ha poi fatto un breve riepilogo della propria carriera: "Alla Juventus ho trascorsi cinque anni meravigliosi, come meraviglioso è stato il periodo al Milan e, più in generale, tutto il mio percorso. Non avrei mai creduto di avere la fortuna di arrivare ad allenare squadre così importanti. Le sliding doors? Innanzitutto il mancato esonero al Cagliari - ha ricordato l'allenatore -: dopo cinque sconfitte consecutive, giocammo contro il Milan e in pieno recupero un colpo di testa di Ambrosini finì appena fuori. Avesse segnato, sarei stato esonerato. Poi ci metto il gol di Strasser a Cagliari con il Milan e quello di Cuadrado con la Juventus al 93' nel derby con il Torino nell'annata in cui partimmo molto male".

Allegri, legato da una lunga amicizia con Salvetti, con il quale ha condiviso molti momenti da giovanissimo, si è poi lasciato andare ad una metafora: "A quale ruolo paragonare il compito di un sindaco? Sicuramente a quello di regista: deve saper far girare tutta la squadra".

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