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Cessione Livorno, Spinelli aspetta Yousif: "Ma si faccia vivo, è sparito". Salvetti: "Gli avvocati sono in contatto"

Il presidente ha criticato il comportamento tenuto, a detta sua, dall'imprenditore libanese, ma la trattativa resta in piedi: "Gli concedo altri dieci giorni, ma il sindaco faccia qualcosa". La replica del primo cittadino: "Nessun ruolo attivo nella trattativa, sono solo il garante del titolo sportivo"

Dall’accordo fatto al 100%, al grazie ma "serve tempo per valutare i bilanci", fino al silenzio imposto da una clausola di riservatezza che, se violata, avrebbe interrotto una trattativa da concludersi in ogni caso entro la fine del mese scorso. Questa la scadenza fissata in una nota congiunta lo scorso 10 febbraio dal commendatore Aldo Spinelli e il dottor Majd Yousif per la cessione della società amaranto al Ceo di Share'nGo. E queste le cose fino a domenica sera 1 marzo quando Spinelli, rompendo il silenzio sulle frequenze di Telecentro2, si è detto disponibile a prolungare i termini della scadenza, augurandosi che in questi giorni "si presenti il signore portato dal sindaco" e dicendosi persino "disposto ad aiutarlo", ma mostrando anche un certo nervosismo per la mancanza, sempre a suo dire, di un qualsiasi contatto con la controparte.

Spinelli: "Da due settimane non sento più nessuno, il sindaco intervenga"

Cessione Livorno, le versioni di Aldo Spinelli e del sindaco Luca Salvetti 

"Sono stanco delle buffonate, di sentir dire che si accetta tutto e poi si sparisce completamente - ha tuonato Spinelli -. Qui non è venuto uno qualsiasi è venuto uno con il sindaco di Livorno e voglio che intervenga lui che si è fatto garante. Io ci credevo e ci credo ancora, gli do ancora la possibilità a questo signore. Ma si deve far vivo" . Immediata la replica del primo cittadino, Luca Salvetti: "Io non sono il garante né di Yousif né della trattativa, ma del titolo sportivo che appartiene alla città e ai livornesi. E so che l'avvocato dell'imprenditore libanese si è sentito con quello di Spinelli". 

Cessione Livorno, Share'nGo: "Serve tempo per analizzare i bilanci"

Spinelli "Disposto a dare altri dieci giorni, ma qualcuno si faccia vivo"

Un intervento in crescendo quello del presidente: "Di certo c'è solo che, fino a quando ci sarà anche solo l'1% di speranza, lotteremo per salvarci - dice Spinelli - e noi, io e mio figlio, combatteremo sempre. Ma non vogliamo rimanere per forza, mi auguro di ricevere qualche telefonata ma anche ai nostri avvocati non sono arrivate più notizie. Spero che il sindaco capisca una volta per tutte se queste persone sono interessate a comprare il Livorno o no. D'ora in poi chi vuole prendere la società prima paga le spese legali e poi allora si potrà iniziare una trattativa".

"Sono stanco di queste buffonate - ha continuato il presidente - perché prima mi si dice che è stato trovato l'accordo e poi si sparisce per settimane: è una vergogna che nessuno si faccia vivo. Noi abbiamo messo tutto a disposizione: avvocati, commercialisti, documentazione. E abbiamo mantenuto gli impegni che avevamo preso. Sono disposto a concedere ulteriori dieci giorni a Yousif, ma qualcuno si deve fare vivo con noi". 

Spinelli ha poi chiamato in causa direttamente il sindaco: "Deve intervenire perché è lui che mi ha portato queste persone a Genova facendo da garante. Noi siamo disposti ad aiutare Yousif perché vogliamo vendere, non è vero che vogliamo tenere il Livorno per forza. Solo una cosa è certa: finché ci sarò io al timone, farò di tutto per mantenere la serie B". 

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Salvetti: "Non metto in dubbio la parola di Spinelli, ma mi risultano contatti"

Immediata la replica del sindaco alle parole del patron: "So che l'avvocato della controparte - ha detto il primo cittadino -  si è sentito con il legale della famiglia Spinelli. Di certo non posso mettere in dubbio la parola del presidente, però rimango basito da quanto detto. Voglio sottolineare come Yousif a Genova non l'ho portato io ma è stato lui che ha voluto incontrare Spinelli. Se sono andato all'incontro a Genova è solo perché mi è stato chiesto da entrambi e voglio precisare che non sono il garante di nessuno, solamente del titolo sportivo che è della città e dei livornesi". 

"L'annuncio dopo Genova? Me lo chiesero entrambi"

"Ho iniziato a interessarmi del Livorno - ha continuato il sindaco - quando Aldo e Roberto Spinelli mi hanno contattato dicendo che volevano chiudere la loro avventura. Dopo la campagna acquisti di gennaio, definita dalla stampa come superficiale, il presidente ha detto che voleva comunque tornare in A in tre anni ed è stato a quel punto che ho dichiarato che non si poteva fare calcio a Livorno in quel modo e lo confermo anche ora. Io non ho alcun ruolo nella trattativa e le condizioni di vendita che mi sono state riportate dalla società le ho girate a tre imprenditori, non solo a Yousif. Il comunicato che feci al termine dell'incontro di Genova mi è stato chiesto da entrambe le parti alla luce di quanto era emerso visto che, a detta sia di Spinelli che di Yousif, l'accordo era stato trovato e che la palla ora passava agli avvocati". 

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