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Coronavirus, il bollettino Asl di martedì 25 febbraio: al pronto soccorso arriva la tenda per il pre-triage. Video

Allestito un tendone per i pazienti provenienti da zone a rischio e che presentano sintomi quali febbre, tosse e malattie respiratorie acute. Due, al momento, i casi di positività in Toscana

Sono due, al momento, i casi di positività al Coronavirus riscontrati in Toscana e confermati dalla Regione in attesa delle ulteriori verifiche dell'Isttituto superiore di sanità. Si tratta di due uomini, un 49enne di Pescia e un 63enne fiorentino, ricoverati in isolamento rispettivamente all'ospedale di Pistoia e al Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri. Due casi isolati e controllati  come da protocollo e che, per adesso, non desterebbero preoccupazioni tali da far ulteriormente innalzare il livello di guardia. La conferma arriva direttamente dal presidente della Regione, Enrico Rossi, prima ancora del bollettino ufficiale dell'Asl emanato alle 19 di martedì 25 febbraio: "Ci sono solo due casi di tamponi positivi - ha detto Rossi nell'incontro con i sindaci della regione -per i quali manca ancora la conferma definitiva dal Ministero. Per il momento la situazione è sotto controllo. Non c'è un focolaio, né è stata definita una zona con la più elevata possibilità di contagio. Il sistema di prevenzione e controllo messo in atto sembra funzionare. La situazione si evolve di giorno in giorno, quindi se le condizioni cambieranno, anche le misure di controllo cambieranno. L'attenzione resta alta, ma ogni provvedimento deve essere preso attenendosi a criteri scientifici. Dobbiamo far prevalere la razionalità e la logica, non assecondare la paura solo per placare l'opinione pubblica".

Coronavirus, al pronto soccorso di Livorno la tenda del pre-triage

Intanto, così come in altri ospedali della Toscana, anche a Livorno è arrivata la tenda che servirà ad allestire la zona pre-triage fuori dal pronto soccorso. Una struttura montata nella tarda serata di martedì 25 febbraio e che servirà ad accogliere esclusvamente le persone provenienti dalle zone a rischio e con sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute, indirizzate così ad un percorso dedicato in modo da evitare il contatto con gli altri pazienti nelle sale di attesa. Inoltre, sempre nell'ottica di controllare al meglio gli accessi di persone nel presidio sanitario, è stato stabilito di lasciare aperto solo l'ingresso principale, quello di viale Alfieri per i pedoni, mentre per i mezzi carrabili sarà aperto l'accesso di via Gramsci.

Coronavirus, il bollettino Asl di martedì 26 febbraio

"In questo momento di grande preoccupazione nella cittadinanza per il Coronavirus 'Covid-19' - si legge nel bollettino Asl delle 19 di martedì 26 febbraio -, l'Azienda ringrazia tutto il personale per la sua consueta disponibilità e professionalità. L'invito alla popolazione è quello di non dar credito a fonti non ufficiali ed evitare la diffusione di fake news. Resta confermata la raccomandazione a tutte le persone che manifestano sintomi influenzali di rimanere a casa e consultarsi con il proprio medico curante. Chi, tra questi, deve effettuare prestazioni ambulatoriali non urgenti può rinunciare alla visita o all'esame senza il pagamento di alcuna penalità per la mancata disdetta".

Tende davanti agli ospedali

"In tutte le strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell'Azienda USL Toscana nord ovest è stato attivato un  pre-triage per le persone che provengono dalle zone a rischio e che presentano sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute, che vengono così indirizzate ad un percorso dedicato. In sei ospedali - Apuane, Lucca, Pontedera, Cecina, Portoferraio e Versilia - la Protezione civile ha già montato o sta montando delle tende per creare la zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso. In fase di verifica la necessità di montare le tende anche negli altri ospedali, che comunque si  sono organizzati per garantire lo stesso screening preventivo con altre modalità, considerata la specifica disponibilità di spazi all'interno ed all'esterno del Pronto Soccorso. Da evidenziare che in questi giorni nelle strutture di Pronto Soccorso si registra  un significativo calo di accessi, segno che la cittadinanza ha compreso e messo in pratica l'invito a recarsi in ospedale solo in caso di effettivo bisogno".

Check point all'ingresso degli ospedali

"Negli ospedali è in corso di istituzione un unico ingresso controllato – check point,  oltre ovviamente al Pronto Soccorso. Qui, nel giro di un paio di giorni, partirà un servizio di controllo durante il quale saranno chieste informazioni in merito alla eventuale presenza di tosse o raffreddore e sarà rilevata la temperatura tramite termoscan. Se necessario all'ingresso, come in tutte le sale di attesa presenti in ospedale, sarà richiesto di indossare una mascherina come misure cautelativa nei confronti delle altre persone".

"L'Azienda chiede ancora la comprensione della cittadinanza, visto che si tratta di provvedimenti assunti a tutela della salute collettiva. Si conferma che chi  manifesta sintomi come febbre, tosse, malattie respiratorie acute non deve far visita ai degenti e  che deve essere molto limitato  l'accesso a reparti ed ambulatori di accompagnatori e visitatori. In alcuni ospedali sono state attivate già da oggi nuove modalità di accesso per rendere possibile la creazione di questo ingresso unico controllato. L'obiettivo dell'Azienda è quello di rendere l'accesso in ospedale di cittadini con sintomi influenzali la più remota possibile".

Le telefonate al numero Asl per le segnalazioni

"Al numero unico della Asl Toscana nord ovest 050-954444 (attivo dalle 8 alle 20 con personale e dalle 20 alle 8 con segreteria telefonica), a cui rispondono medici della sanità pubblica, continuano ad arrivare centinaia di telefonate: solo nella giornata di oggi (25 febbraio) sono state evase 347 chiamate. Le domande, di vario tipo, spesso non sono appropriate: si va dalla richiesta di tampone senza sintomi a quella di informazioni legate al ritorno dal nord Italia pur senza sintomi. Si puntualizza che la "sorveglianza attiva" viene disposta solo in caso di provenienza dei cittadini dai comuni in cui sono stati confermati casi di infezione da coronavirus; la "sorveglianza attiva" consiste nel monitorare quotidianamente lo stato di salute dell'assistito".

"Il Dipartimento della Prevenzione ha anche preparato un vademecum, con tutte le indicazioni da seguire e le basilari regole d'igiene da adottare, per le persone sottoposte a  permanenza domiciliare fiduciaria. Visto il grande numero di telefonate, si sta comunque lavorando per potenziare le linee. Si ribadisce che tale numero è dedicato solo alla segnalazione obbligatoria di contatti con eventuali casi confermati di 'Covid-19' e rientri dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. Tutte le altre chiamate sono improprie perché intasano le linee, impedendo di trovare libero a chi deve obbligatoriamente telefonare per le segnalazioni. Richieste e segnalazioni continuano ad arrivare inoltre alla casella di posta elettronica attivata dalla Asl Toscana nord ovest rientrocina@uslnordovest.toscana.it. Sono attivi anche, per tutte le informazioni, il numero del Ministero della Salute 1500 e quello della Regione Toscana 800556060, inizialmente attivo dalle 9 alle 15, che da oggi (25 febbraio) risponde ogni giorno fino alle ore 18".

Informazioni aggiornate e regole di comportamento

Insieme ai contatti già richiamati in precedenza, sono attivi i canali social network dell'Azienda USL Toscana nord ovest (facebook, twitter e instagram) oltre al portale aziendale, attraverso i quali è possibile avere tutte le informazioni più aggiornate. Si ricordano infine le 10 semplici regole di comportamento indicate dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità per proteggersi dal Coronavirus:

  1. lavarsi spesso le mani;
  2. evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
  3. non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
  4. coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
  5. non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico,
  6. pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
  7. usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o si assistono persone malate;
  8. i prodotti "Made in China" e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.
  9. chi ha febbre o tosse ed è tornato da zone a rischio da meno di 14 giorni può contattare i tre numeri telefonici (già citati) di livello nazionale, regionale o aziendale.
  10. gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
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